Lavezzi è già sull’uscio di casa, con tanto di valigie alla mano, praticamente pronto a lasciare Napoli per Parigi. Gli sceicchi, spesso e volentieri, ottengono quello che vogliono. La trattativa sembra essere ormai ai dettagli: manca poco perchè l’argentino divenga ufficialmente un giocatore del Psg.
Talento che va, talento più grande che viene: in linea generale nei top club funziona così. Bisognerebbe reinvestire subito i proventi dell’operazione in un fuoriclasse di pari livello per non perdere terreno rispetto alle big. Ma De Laurentiis è davvero disposto a farlo? Quest’oggi ci è parso di no. Il presidente ha chiaramente espresso la non volontà di ingaggiare un altro attaccante, in un reparto che, a suo dire, è già completissimo così: Pandev, Insigne e Vargas. L’innesto di un nuovo elemento non porterebbe che rogne all’interno dello spogliatoio. Queste le parole del patron ai microfoni di Radio Marte.
Gli addetti ai lavori, che già predicavano l’arrivo di Stevan Jovetic, potrebbero rimanere delusi. Il montenegrino non figura nella lista della spesa. L’organico sarà puntellato in difesa, centrocampo e, all’occorrenza, con l’innesto di un esterno (presumibilmente mancino). Non sono previsti colpi di testa, almeno stando a quanto affermato dal produttore cinematografico.
Siamo dinanzi ad una doppia chance (non ce ne vogliate): De La, imprenditore astuto prima ancora che presidente di calcio, avrebbe potuto adottare questa linea per agire a fari spenti in piena autonomia. Il patron non ha intenzione di scatenare un’asta internazionale, nè tanto meno di far lievitare a dismisura il prezzo del cartellino. Questa, sì, potrebbe essere la giusta spiegazione, ma non possiamo non considerare anche l’altra faccia della medaglia: la verità. Si, il presidente potrebbe pure avere detto la nuda e cruda verità.
Meglio spegnere gli entusiasmi dei tifosi sin da adesso per evitare, in futuro, cocenti delusioni. Lui è uno che crede tanto nei giovani. La prossima stagione costituirà un ottimo banco di prova per la sua teoria. Che dire: le strade sono due, la speranza una soltanto.