La notizia è ufficiale. Il Chelsea ha esonerato Andre Villas Boas. Il tecnico portoghese, considerato l’erede di Josè Mourinho, diventa così il settimo allenatore licenziato in 8 anni da Roman Abramovich, presidente dei blues. L’esonero era già stato dato per scontato dai media inglesi dopo la sconfitta per 1-0 del Chelsea in trasferta per opera del modesto West Bromwich. Così come anche lo stesso Villas Boas era apparso, dopo le ultime prestazioni non certo esemplari della sua squadra, rassegnato al suo destino e al suo rapporto non idilliaco con Abramovich.
Come riferito da una nota diffusa dalla società londinese: “Purtroppo i risultati e le prestazioni della squadra non sono stati soddisfacenti e non ci sono segnali di miglioramento in un momento chiave della stagione. Il club ringrazia il tecnico per il suo lavoro ed esprime il proprio dispiacere per la prematura cessazione del rapporto. La squadra è ancora in gioco nelle fasi finali della Champions League e in FA Cup e punta ai primi quattro posti della Premier League e a essere il più competitiva possibile su tutti i fronti. Per questo ha ritenuto che l’unica possibilità era quella di fare un cambiamento. Con effetto immediato Roberto Di Matteo è stato nominato primo allenatore del team fino al termine della stagione”.
Secondo indiscrezioni filtranti dalla stampa, il Chelsea starebbe già trattando con Rafa Benitez, sebbene pare che quest’ultimo voglia un contratto di un anno e mezzo, cioè per terminare la stagione in corso e la prossima, mentre Abramovich vorrebbe terminare con lui la stagione della sua squadra, per poi decidere alla fine di questa stessa stagione se offrirgli un contratto anche per quella prossima. Si ipotizza anche un ritorno di Mourinho, che nei giorni scorsi è stato avvistato a Londra in cerca di una casa. Quel che certo è che l’avventura di Villas Boas, con cui il Chelsea si è tenuto in questa stagione troppo lontano dalla zona Champions League in Premier League, è finita.