Che Zdenek Zeman avesse il dente avvelenato con la Juventus lo si sapeva da tempi immemori. Quando c’è da punzecchiare la Vecchia Signora, il boemo è sempre in prima linea. Non si fa passare la mosca per il naso il nuovo tecnico della Roma. Lui è uno che le cose non le manda a dire: diretto, secco e mordace, l’allenatore non usa mezzi toni, nè tanto meno è solito indorare la pillola. La diplomazia non è certo il suo forte, ma bene così. Nel calcio, oggi più che mai, serve chiarezza. Lui ne dispensa in abbondanza, forse anche valicando i limiti ‘consentiti’.
In occasione della prima conferenza stampa dal ritiro estivo di Riscone Brunico, Zeman punge ancora una volta la Juventus, questa volta per quel che riguarda la questione ‘terza stella’, che i bianconeri si sarebbero cuciti addosso impropriamente. Il boemo, sincero schietto, alla domanda rivoltagli da un arguto giornalista, risponde sugli scudi: “Sulla polemica sollevata intorno al caso, ho già dato la mia opinione. Gli scudetti sono tanti quanti sono stati assegnati. Poi se vedo le cose che sono state scritte e i libri che ho letto, allora credo che già 28 siano troppi“. Punto e basta, nulla di più. Il tecnico chiude così, rendendo bene l’idea.
Tornando ai fatti della sua Roma, Zdenek non intende fare sconti ai giocatori. Per lui la preparazione è tutto in vista della nuova stagione. Occorre che tutto venga declinato come si deve per poter affrontare al meglio i prossimi impegni. Anche su questo, la faccenda fuga ogni dubbio: “Allenamenti pesanti? Non siamo alla Valtur e comunque queste per me sono passeggiatine nei boschi. È normale che si fatichi. C’è chi sopporta meglio e chi peggio, l’importante è porre le basi per l’annata. Ora è normale che i giocatori rispondano in maniera diversa, ma saremo pronti per l’inizio della stagione“. Zeman è pronto a partire. Il boemo, entuasiasta dell’affetto che i tifosi gli stanno dimostrando, si è detto soddisfatto dell’ambiente: “Mi fa piacere. Spero che gli attestati di stima continuino anche a fine stagione“.