Tra i nomi più illustri di questa prima ondata del ciclone scommessopoli c’è sicuramente il capitano della Lazio Stefano Mauri. Il giocatore infatti, a differenza di molti altri calciatori coinvolti, gioca in massima serie da tempo ed è sicuramente uno dei calciatori più rappresentativi della sua squadra, proprio per questo il suo coinvolgimento nella vicenda ha davvero lasciato increduli i tifosi della Lazio. Mauri fu arrestato qualche giorno fa, ma, sia lui che il suo avvocato, hanno sottolineato la sua innocenza su tutti i giornali, anche se ora potrebbero essere costretti a ritrattare.
Gli inquirenti infatti hanno trovato oltre 435 telefonate sospette effettuate dal centrocampista laziale, la gran parte di queste telefonate erano inoltre dirette a Zamperini, considerato uno dei calciatori più coinvolti nella vicenda scommesse. Come se non bastasse ad aggravare la posizione di Mauri ci sono anche alcune intercettazioni ambientali: nella macchina del giocatore infatti tempo fa la polizia installò alcune cimici che hanno registrato numerose conversazioni che potrebbero incriminare ulteriormente il calciatore. Ora infatti gli investigatori stanno cercando di confrontare le informazioni apprese attraverso l’intercettazione delle telefonate con quelle apprese grazie alle cimici per cercare un unico filo conduttore. Inoltre da non sottovalutare è il fatto che le date in cui Mauri ha chiamato più frequentemente corrispondono alle date delle gare sotto inchiesta Lecce-Lazio e Lazio-Genoa.
A pesare ulteriormente sul giocatore inoltre vi è il fatto che inizialmente Mauri negò assolutamente di essere uno scommettitore, dicendo che non aveva mai scommesso. Di seguito il giocatore, dinanzi a Palazzi, tornò sui suoi passi affermando che aveva effettuato delle scommesse ma riguardanti non il calcio bensì partite di basket e match di tennis. Il giocatore però non ha affatto convinto coloro che l’hanno interrogato e nei prossimi giorni, alla luce del nuovo materiale emerso, potrebbe ulteriormente aggravarsi la sua posizione.