Roma, cinque giocatori in uscita a gennaio

Nella Roma che plasmando Luis Enrique ci sono giocatori che non rientrano nel progetto ispanico-americano. Giocatori che rischiano di lasciare la Capitale alla riapertura del mercato di gennaio. I nomi sono Cicinho, Cassetti, Taddei, Greco e Borriello. L’ex Real Madrid ci ha messo molto del suo per uscire dalla grazie del tecnico asturiano, che a inizio stagione lo aveva promosso titolare. Poi l’infortunio, una forma che tarda a tornare e l’esclusione dalla lista dei convocati. Nella conferenza stampa prima della trasferta di Parma, Luis Enrique ha giustificato con “scelta tecnica” la non convocazione del brasiliano. Dove scelta tecnica vuol dire uno sbadiglio che il verdeoro ha fatto durante un allenamento prima della gara con i gialloblu. Sbadiglio che è alla base dell’attuale situazione-Cicinho, che prima di questo episodio stava per rinnovare il contratto.

Cassetti è considerato dal tecnico un centrale difensivo e non laterale, ruolo che ha svolto per tutta la carriera. Nella posizione in cui lo vede Luis Enrique c’è una concorrenza spietata: Burdisso, Juan, Heinze e Kjaer. Come terzino desto l’allenatore gli preferisce Rosi e Perrotta. Discorso simile per Taddei, che per l’ex guida del Barcellona B è un terzino sinistro e non un centrocampista.

La posizione di Greco è di difficile inquadramento, perché il calciatore ha appena recuperato da un infortunio, anche se vista la qualità e la quantità del centrocampo giallorosso, la sua presenza in campo sarebbe stata difficile.

Capitolo a parte per Borriello, fino allo scorso anno uno degli attaccanti italiani migliori. Sotto la gestione Ranieri, l’ex Milan ha tenuto a galla la Roma in un difficile inizio di stagione. Poi con l’insediamento di Montella sulla panchina romanista, il bomber non ha quasi mai trovato posto fra i titolari. Così come quest’anno, in cui gli viene preferito Osvaldo. Borriello stava per essere ceduto nel mercato estivo, ma i pochi minuti giocati nel preliminare di Europa League e un ingaggio di tre milioni più bonus ne hanno bloccato la partenza.

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