Nessuno si sarebbe mai aspettato che Javier Pastore (classe ’89) potesse mai uscire fuori dalle righe. A Palermo era conosciuto come un ragazzo talentuoso ma molto umile, sempre sereno nell’ambiente che lo circondava, dallo spogliatoio ai tifosi. Mai si era sognato di contraddire il suo allenatore, aveva sempre goduto della stima e della fiducia del presidente Zamparini, ed è riuscito ad esprimere il meglio di se nell’ultima stagione in Serie A.
In Francia sembra aver perso la testa, un po’ per i tanti soldi che gli concede la nuova presidenza del PSG, e anche un po’, possiamo dirlo, per la pressione della piazza che mai come quest’anno è ansiosa di vincere qualche trofeo. Forse a Palermo non c’era tutta questa ansia da prestazione che lo ha decisamente condizionato in campo e fuori.
I guai per Pastore sono infatti arrivati lontano dal terreno di gioco, in un’intervista confidenziale rilasciata al mensile So Foot, nella quale ha criticato fortemente la sua squadra e l’ambiente parigino in generale. “Impossibile riuscire a giocare qui, il calcio francese non mi piace per nulla” aveva detto il giovane argentino, che avrebbe proseguito esternando la sua voglia di cambiare paese, magari tornando in Italia.
Pare che le sue parole abbiano avuto delle pesanti ripercussioni nello spogliatoio capitolino. Il giocatore avrebbe insinuato che le sue dichiarazioni sono state manipolate, ma la società ha chiesto i nastri al magazine transalpino per ascoltarli. Risultato? Pare che la traduzione sia fedele e che ci sia stato una discussione nello spogliatoio proprio tra El Flaco e gli altri calciatori, dai quali è stato quasi emarginato.
Insomma a nessuno nel Paris Saint Germain è piaciuto il gesto di Javier Pastore, che dovrà scusarsi al più presto con la società e tornare ad allenarsi da serio professionista.