Maurizio Zamparini non riesce proprio a darsi pace. Il patron rosanero ne ha combinata un’altra delle sue: dopo aver esonerato Giuseppe Sannino alla seconda giornata e averlo sostituito con Gian Piero Gasperini (raggiungendo quota 48 allenatori cacciati in due anni), ha chiamato al Palermo Pietro Lo Monaco. Eh già, proprio lui, l’ex amministratore delegato degli acerrimi rivali del Catania, che tra domani e venerdì verrà ufficializzato come nuovo dirigente rosanero, dopo la breve e discussa esperienza al Genoa.
Secondo le indiscrezioni che trapelano da Palermo, l’ex dirigente del clun etneo avrà un ruolo da plenipotenziario, assumendo probabilmente la carica di vicepresidente. Proprio il ruolo che aveva ritagliato per lui Enrico Preziosi, prima che la frattura tra il patron genoano e Lo Monaco diventasse insanabile. Zamparini si è subito affrettato a smentire, negando con forza le voci di un possibile approdo del dirigente in rosanero: “Tutte balle“. Parole che, comunque, andranno prese con le dovute cautele, vista l’imprevedibilità del personaggio in questione.
Non è da escludere, quindi, che, con l’arrivo di Lo Monaco, salti anche la poltrona di Giorgio Perinetti, arrivato in estate insieme a Sannino dal Siena. L’ex ds della squadra toscana, dal canto suo, mantiene un atteggiamento diplomatico: “L’arrivo di Lo Monaco? Sono l’ultimo a saperlo ma ho sempre dato la mia disponibilità al presidente nel cercare nuove soluzioni. La possibilità di lavorare insieme? Non voglio commentare“, ha spiegato Perinetti al Corriere dello Sport.
Dichiarazioni che lasciano un po’ il tempo che trovano, considerando che già al momento dell’addio di Sannino, Perinetti aveva rimesso il proprio mandato nelle mani di Zamparini. Ora, con Lo Monaco in sella, potrebbero rimescolarsi le carte, con una nuova distribuzione di incarichi e competenze. Oppure, ipotesi più probabile, Perinetti potrebbe lasciare il posto all’ex ad catanese.
Certo, sembra difficile prevedere una felice collaborazione tra Lo Monaco e Zamparini dopo le scintille tra il dirigente di Torre Annunziata e Preziosi. Nuovo scontro tra titani?