Il Napoli è sempre più vicino all’importantissima sfida con la Juventus valida per la consegna della Supercoppa italiana. Dopo gli attacchi di De Laurentiis nei confronti della Lega, rea di aver scelto Pechino come sede della finale l’11 agosto prossimo, è stato il turno del tecnico Walter Mazzarri nella consueta conferenza stampa giornaliera.
Il tecnico dei partenopei si è subito difeso dalle critiche mosse nei suoi confronti e ha difeso la società per il mercato operato fin qui, deludendo forse qualche tifoso.
La conferenza si è però aperta parlando del caso Cavani:
“Non l’ho ancora visto, so che è arrivato ieri sera. Appena lo vedo sento come sta, vedrò cosa ha da dirmi. Ha fatto vacanze abbreviate, quando ci incontreremo sapremo di più. Il dato confortante è che è tornato subito qua, posso fare le scelte avendo un giocatore importante in più. Se sta bene ed è in uno stato di forma buono, potrebbe giocare, anche se vorrei provare ancora Insigne per avere delle conferme”.
Sul terzino sinistro, sfumata l’idea Balzaretti: “Il rinforzo dev’essere un giocatore che vada a migliorare gli undici di base, nel momento in cui non accada questo, il doppio ruolo lo posso riempire anche con un calciatore su cui scommettere. I tre che sono qui hanno già dato ampie garanzie, se arriverà il quarto lo valuterò quando sarà qui. Quando mi viene consegnata la rosa, io faccio le scelte in base al materiale che ho. I miei giocatori sono i più forti al mondo, sempre”.
Su Vargas: “E’ migliorato tanto, ma è presto per dire cosa si farà in futuro”. Sulla Supercoppa a Pechino: “potrebbe servire a costruire ulteriormente la nostra autostima”.Sulle voci che vedono Mazzarri diffidente sui giovani: “Lo dicono i cerebrolesi. Ripeto: dipende dagli obiettivi e dal valore dei giovani. La Roma ha preso Lamela, che aveva vent’anni e un valore di venti milioni, con un ingaggio alto. Ci sono tanti distinguo da fare. Andate a vedere quanti giovani ho lanciato alla Reggina e alla Sampdoria. Se Insigne mi darà la sensazione di essere superiore a Cavani e Pandev, state certi che giocherà lui. Le gerarchie sono dettate dal campo. Se faceva il fenomeno e segnava due gol, è chiaro che lo evdevate titolare in Supercoppa. Ad oggi gli altri sono davanti a lui, come è giusto che sia: non ha ancora fatto un anno di serie A, e la farà per la prima volta in una squadra di prima fascia. Quando sei al Napoli, è una tragedia quando si perde una partita. Ho detto ai ragazzi che la vittoria deve essere nel nostro Dna. Dopo la vittoria dell’altro giorno qualcuno ha fatto cinque minuti di ritardo all’allenamento, mi sono arrabbiato tantissimo”.