Oggi è stato il primo vero giorno di Rino Gattuso come allenatore del Milan: l’ormai ex tecnico della Primavera ha diretto il primo allenamento ed è stato presentato alla stampa. Mentre Gattuso rivendica la sua esperienza e assicura di non voler commettere gli stessi errori di Seedorf e Inzaghi, l’attenzione di molti si è spostata sulle parole di Fassone e Mirabelli.
Inutile sottolineare che c’era curiosità per come fosse stato commentato l’esonero di Montella. Ha cominciato il direttore generale che ha difeso, tra l’altro, anche l’operato dello stesso Mirabelli: “Non è stata una scelta improvvisa, la stagione non è andata, fino ad ora, secondo le aspettative. C’è stato bisogno di una notte di riflessione, è stata una decisione sofferta: il progetto era condiviso, e devo comunque ringraziare Vincenzo per aver riportato il Milan in Europa e arricchito la bacheca con un trofeo. Ma ora è una pagina chiusa”.
Più schietto Mirabelli, che non ha nascosto quello che sembrava evidente ai più: “Cosa rimprovero a Montella: ha avuto a disposizione 23 partite per dare un’anima e un’identità a questa squadra: non ci è riuscito, non l’abbiamo visto. Al di là della decisione resta l’affetto dal punto di vista personale: non siamo riusciti a litigare neppure quando gli ho dovuto comunicare l’esonero…”.