Che Materazzi non abbia mai brillato per il suo political correct è ormai un fatto risaputo. Fin dai tempi delle esultanze ‘scudetto’ anti-milan, il Matrix è stato infatti assunto a icona della curva interista, e ad uno dei principali nemici di quella rossonera e non solo. Tuttavia, smessi i panni di giocatore, l’ex difensore dell’Inter e della Nazionale italiana continua ad avere un ruolo da protagonista nelle cronache sportive per via dei commenti spesso al vetriolo che riserva ai suoi ex colleghi del mondo del pallone.
In una sua recente intervista alla testata ‘France Football’, Materazzi non ha risparmiato i suoi strali ad ex compagni di squadra e addetti ai lavori che hanno fatto la storia recente dell’Inter. L’obiettivo primario della ‘critica’ dell’ex difensore del Perugia è stato il campione Zlatan Ibrahimovic, ora al Paris Saint Germain, ma alfiere di tre scudetti interisti nell’immediato post-Calciopoli. Dal 2006 al 2009, Ibra ha sigillato tre stagioni fondamentali per i nerazzurri con le sue prestazioni e i suoi goals, ma il compagno di squadra Materazzi lo ricorda come uno spocchioso che “insultava costantemente i suoi compagni di squadra quando era all’Inter. Secondo lui tutto è talmente facile da non arrivare mai ad ammettere i suoi sbagli. Quando un suo compagno era in difficoltà, lo massacrava anzichè aiutarlo“.
L’idolo dei tifosi interisti poi non è meno docile con i suoi ultimi allenatori alla Beneamata, Benìtez e Leonardo. Il difensore boccia senza mezzi termini il navigatore spagnolo: “Rafa non è il mio allenatore ideale, fossi un presidente di club non gli affiderei mai la mia squadra“. Del brasiliano conserva invece un ricordo stizzito: “Da Leonardo, invece, mi sono sentito tradito. Gli avevo dato una grossa mano ad entrare nello spogliatoio dell’Inter, e lui lo sa“.
Pura schiettezza dunque per uno dei protagonisti del quinquennio d’oro dell’Inter verso compagni-avversari che, dopo tali attacchi, difficilmente abbozzeranno un sorriso.