Sembra ormai averne abbastanza il tecnico del Manchester city Roberto Mancini del carattere di Mario Balotelli. L’allenatore italiano ha sicuramente un rapporto speciale con il giocatore in quanto lo allena ormai da diversi anni, già quando i due lavoravano per l’Inter. Proprio in virtù di questo rapporto speciale, Mancini si sente in dovere di redarguire il giocatore, reo di avere ancora dei comportamenti che poco centrano con la vita che dovrebbe condurre un professionista. Proprio alla luce di questo Mancini sembra ormai aver perso la pazienza: “Balotelli è davvero una persona strana . E’ un bravo ragazzo, è gentile, ma non lo capisco e a volte mi sembra di aver bisogno di un traduttore speciale solo per lui. E’ un giocatore incredibile, che però non si rende conto della sua forza e di quello che potrebbe diventare”.
Un messaggio chiaro dunque quello lanciato dall’allenatore verso l’attaccante, che in effetti molto sperso si perde in cose futili, non rendendosi conto del proprio valore. Mancini dunque vuole che Balotelli capisca di essere dotato di un enorme potenziale e si concentri per sfruttarlo al massimo: “Ha iniziato a giocare a 16 anni e ora che ne ha 21, ne ha davanti almeno altri 15 da top player, ma non capisce quanto sia fortunato, anche se deve arrivare a capirlo presto perché non può avere tutte le cose a modo suo. Mi auguro solo che capisca quanto potrà migliorare diventando uomo e questo potrebbe essere importante anche per me”.
Una vera e propria paternale dunque quella di Mancini che sembra per un momento aver smesso i panni dell’allenatore per indossare quelli di guida. Vedremo però se effettivamente Mario Balotelli recepirà questo ennesimo appello nei suoi confronti e abbandonerà numerosi suoi comportamenti che hanno fatto il modo che il giocatore venisse ricordato anche per le sue bravate lontano dal terreno di gioco.