La Juventus è l’unica fra le grandi (assieme al Napoli) che ha vinto, ma soprattutto convinto. E’ vero, il test contro il Parma è stato tutt’altro che probante, ma la mano di Conte si vede.
I quattro gol segnati nel nuovo stadio portano tutti lo zampino di Andrea Pirlo, che ha preso in mano il centrocampo e ha fatto girare la squadra come non si vedeva da anni.
L’ex Milan ha orchestrato il gioco con una sapiente maestria, che ha ricordato il giocatore del Mondiale di Germania 2006. L’azzurro, va detto per onore di cronaca, ha goduto di un’eccessiva libertà.
Nessun giocatore gialloblu l’ha mai pressato, facendolo ragione e dettare i tempi. Colomba ha deciso di aspettare i bianconeri nella propria metà campo, tattica che anche vista la splendida forma di Pirlo non è stata cambiata. Cosa per esempio successa in Roma-Cagliari a De Rossi, che a turno era ostacolato in fase di costruzione dagli attaccanti rossoblu.
Rimane però, una buona prova della prima Juve di Conte, che ha tenuto molto alti gli esterni di centrocampo (Giaccherini e Pepe) creando spazi per quelli di difesa. Infatti il primo gol nasce da un inserimento di Lichtsteiner, che imbeccato da Pirlo, non ha sbagliato davanti all’ex Mirante, a cui in settimana è stato adeguato l’ingaggio. Nel poker ha messo la firma anche lo stesso Pepe, che per lunghi tratti è sembrato il calciatore ammirato con la maglia dell’Udinese.
Come scritto in precedenza solo il Napoli fra le presunte grandi si è aggiudicato i tre punti, a dimostrazione che Conte ha saputo preparare bene la partita e non sottovalutare l’avversario. Domenica prossima la Vecchia Signora farà visita al Siena di Sassino, che dopo la positiva esperienza di Varese, ieri ha strappato un punto in casa del Catania. In Toscana si potranno avere indicazioni in più su una squadra che ieri ha ben figurato.