Inghilterra, guardalinee insulta l’arbitro e viene espulso

Si sa, l’arbitro è da sempre il bersaglio preferito degli insulti di tifosi e calciatori. Solitamente le offese provengono dagli spalti, quando il pubblico fa capire di non gradire le decisioni prese dal direttore di gara. Più grave è quando è uno dei protagonisti della partita a proferire l’insulto. In quel caso la sanzione prevista è l’espulsione dal terreno di gioco.

Ma cosa accadrebbe se fosse uno degli assistenti dell’arbitro a offendere il collega? E’ senza dubbio qualcosa che faremmo fatica a immaginare, vista la reciproca collaborazione che caratterizza l’operato degli ufficiali di gara. Eppure è successo.

Nella partita del mese scorso tra Barton Stacey e Clatford Arms della Andover District Sunday League, un campionato dilettantistico inglese, il direttore di gara, Tony Wells, ha concesso un rigore molto generoso al Barton. E qui è accaduto l’incredibile: ad andare su tutte le furie non è stata la squadra avversaria, che ha subito l’episodio sfavorevole, ma il guardalinee, John Smith. Considerando la decisione di Wells assurda, l’assistente di linea non si è limitato a far notare l’errore all’arbitro, ma lo ha offeso, invitandolo a vergognarsi. Indispettito, il direttore di gara ha tirato fuori senza esitazioni il cartellino rosso: guardalinee espulso, con calciatori e tifosi che sono rimasti di stucco.

Secondo quanto si legge sul rapporto arbitrale del signor Wells, queste sarebbero le parole proferite dall’assistente: “Arbitro, quel rigore non esiste, che cavolo fai, sei scemo, vergognati!”. Per tutta risposta il direttore di gara ha invitato Smith a dare la bandierina a qualcun altro e a lasciare il terreno di gioco.

Stando, però, alle dichiarazioni rilasciate da Smith al termine della partita, il guardalinee avrebbe sì invitato il collega a vergognarsi, ma non gli avrebbe rivolto nessuna espressione ingiuriosa. Decisamente infastidita dallo strano episodio, la federcalcio inglese ha disposto l’apertura di un’inchiesta sul guardalinee per comportamento improprio e non ha escluso ulteriori sanzioni a suo carico.

 

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