Proprio questa mattina il maggior quotidiano sportivo svedese ha pubblicato una piccola parte della biografia dell’attaccante del Milan Zlatan Ibrahimovic, poche righe che fanno già discutere. Lo svedese infatti non ha riservato parole al miele per il Barcellona, squadra in cui ha militato prima di essere acquistato dai rossoneri, una parentesi che non ha certo lasciato un bel ricordo nella mente dell’attaccante e neanche in quella dei tifosi catalani. Il campione infatti ne ha per tutti, sia per i senatori blaugrana che per il tecnico Guardiola.
Ibrahimovic infatti racconta che al Barcellona c’è quasi un regime imposto dal tecnico spagnolo dove tutti devono ubbidire senza battere ciglio, anche i senatori del team. Guardiola infatti non vede di buon occhio i calciatori che fanno una vita mondana e che si concedono lussi enormi come automobili pagate centinaia di migliaia di euro. Ibrahimovic inoltre si scaglia contro il tecnico definendolo “senza attributi” soprattutto al cospetto di Mourinho, verso il quale Ibra prova stima e ammirazione, secondo Ibra infatti dinanzi allo special one Guardiola “se la farebbe sotto”.
L’ariete del Milan racconta di dover essere scappato a gambe levate dalla squadra spagnola proprio perchè lo stava rendendo “troppo buono”, quando lui si concede spesso degli eccessi fuori e dentro il terreno di gioco e dichiara: “Lì stavo diventando troppo buono, a me invece piacciono quelli che passano col rosso. Guido sempre come un pazzo. Sono arrivato a 325 chilometri all’ora, lasciandomi dietro la polizia. Ho fatto così tante cazzate che non oso pensarci“. L’attaccante in ultimo sbeffeggia anche i senatori della squadra catalana etichettandoli con il termine di “scolaretti“, vedremo dunque se Messi e compagni risponderanno alle accuse dello svedese. Guardiola inoltre avrà modo di rincontrare il giocatore il 23 novembre quando a S.Siro si affronteranno Milan e Barcellona per giocarsi il primo posto del girone di Champions League.