I colpi di testa danneggiano il cervello: lo dice l’Einstein College

Due ricerche dell’Einstein College di New York presentate all’ultimo congresso della Radiological Society of North America hanno rivelato che chi colpisce di testa una palla più di 1000-1500 volte potrebbe avere: difficoltà nella memoria verbale, piccoli deficit di coordinazione psicomotoria e lievi danni cerebrali.

Gli scienziati hanno studiato gli effetti dei colpi di testa grazie a una speciale risonanza magnetica di 38 calciatori amatoriali sui 30 anni, che hanno iniziato a giocare al calcio in tenera età. Calciatori amatoriali a cui è stato chiesto quante volte colpissero il pallone con la testa.

Michael Lipton, coordinatore della ricerca e direttore del Centro di Risonanza Magnetica dell’Einstein College, ha detto:

“La differenza c’è: chi aveva colpito la palla di testa più spesso presentava i segni di lievi lesioni cerebrali, analoghe a quelle che derivano da una commozione cerebrale Abbiamo anche e soprattutto cercato di capire se esista una soglia, un numero di colpi di testa oltre il quale il danno diventa rilevabile: stando alle nostre analisi, questo limite si situa fra i 1000 e i 1500 colpi di testa all’anno. Può sembrare un’enormità ma non è così: per un calciatore che giochi regolarmente sono solo pochi colpi al giorno. L’entità dei colpi di testa al pallone non danneggia direttamente le fibre nervose, ma nel lungo periodo i contatti ripetitivi possono indurre una “cascata” di eventi che in ultima istanza comporta la degenerazione delle cellule cerebrali”.

 

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