Tantissimi tifosi del Milan hanno iniziato la stagione con il muso lungo a causa della campagna acquisti messa su dalla società di Via Turati. Il tanto declamato “mister X”, ovvero un campione di calibro internazionale, alla fine non è arrivato e in molti si sono scaglianti contro la dirigenza del club accusandolo, nel caso più gentile, di avere il cosiddetto braccino corto. Tra i massimi esponenti della dirigenza milanista c’è però Adriano Galliani uno che di calcio ne capisce e l’ha dimostrato già in passato portando nel capoluogo lombardo calciatori quasi sconosciuti in Europa, e Kakà è il caso emblematico, che sono poi diventati grandi campioni.
Galliani aveva cercato, con poca fortuna per la verità, di rassicurare i tifosi sul fatto che nonostante non fosse arrivato il tanto desiderato top player la squadra sarebbe comunque stata competitiva sia in Europa che in Italia. I tifosi hanno provato a crederci salvo poi scoprire che gli unici acquisti veri e propri della società sono stati Aquilani e Nocerino. L’acquisto del centrocampista romano ha fatto sicuramente contenti i sostenitori del Milan che nonostante ciò non vedevano di buon occhio un giocatore che spesso, si veda ad esempio la parentesi con il Liverpool, non ha mostrato appieno il suo talento. L’acquisto di Nocerino invece è passato quasi in sordina in quanto in pochi hanno dato importanza ad un giocatore che aveva solamente il compito di supplire in maniera sufficiente alla forzata assenza di mastini di centrocampo come Flamini e Gattuso.
Parte la stagione e in men che non si dica quelli che dovevano essere due giocatori qualunque, dopo una fase di orientamento diventano due perni del centrocampo rossonero. Se Aquilani ha sempre avuto un talento indiscutibile, Nocerino sta diventanto ogni partita più completo, e la tripletta di ieri non è un caso. I tifosi sono contentissimi ma ancora più di loro lo è Adriano Galliani, un dirigente che ha mostrato che sopratutto nel calcio italiano spesso i giocatori con voglia di rivalsa sono più forti dei grandi nomi, sopratutto quando si spende “solamente” 500mila euro.