L’europeo si sta giocando sul campo anche se alcuni facinorosi più che concentrarsi sulle vicende che accadono sul rettangolo di gioco pensano a creare scompiglio tra le città polacche ed ucraine. Già negli scorsi giorni infatti, durante proprio la prima giornata della competizione, si sono dovuti purtroppo registrare alcuni scontri tra la tifoseria russa e quella ucraina, venute a contatto dopo la vittoria di Arshavin e compagni sulla Repubblica Ceca.
Gli episodi più gravi però si sono verificati ieri, poco prima della partita tra Polonia e Russia: i tifosi polacchi infatti hanno compiuto una vera e propria caccia a quelli russi cercandoli per le strade di Varsavia e attaccandoli gratuitamente mentre questi si stavano dirigendo allo stadio per seguire la partita. Ovviamente, come purtroppo accade in questi casi, la tifoseria russa non è stata a guardare e si sono avuti i primi scontri con una serie di tifosi che è rimasta ferita gravemente e trasportata nei più vicini ospedali. Con il passare dei minuti però vi è stato anche l’intervento della polizia polacca che ha preso in mano la situazione fermando letteralmente i tifosi più facinorosi e arrestandone ben 184.
Le autorità infatti hanno fermato ben 157 tifosi polacchi e 24 tifosi russi, sempre se tifosi possiamo definirli. Nella giornata di oggi è inoltre arrivata anche la ferma condanna della UEFA che ribadisce la ferma condanna agli episodi di violenza e il fatto che gli arrestati non sono certo tifosi ma teppisti:“La UEFA condanna gli incidenti isolati che hanno avuto luogo ieri a Varsavia prima e dopo la partita Polonia-Russia. Alcuni gruppi di noti facinorosi hanno attaccato con razzi sia le forze dell’ordine che i tifosi di diverse squadre. Alcuni dei responsabili degli incidenti sono stati arrestati e saranno giudicati dalle autorità competenti.La filosofia UEFA è di creare un ambiente accogliente, in cui la presenza delle forze dell’ordine sia quanto più discreta. L’obiettivo è agevolare il godimento delle partite dei veri tifosi di calcio e isolare la piccola minoranza di violenti. La UEFA mantiene un dialogo costante con le autorità pubbliche per cercare di raggiungere questo obiettivo.”