Cristiano Ronaldo, fuoriclasse del Real Madrid, ha ricevuto ieri dalle mani di Zinedine Zidane e Alfredo di Stefano, la Scarpa d’oro, ovvero il riconoscimento per essere stato il miglior cannoniere europeo della stagione 2010\11.
Il premio che viene assegnato al giocatore che realizza il miglior punteggio, calcolato moltiplicando il numero di reti messe a segno in partite di campionato per il coefficiente di difficoltà del campionato stesso, ha visto imporsi il fuoriclasse portoghese con 40 gol e 80 punti complessivi dinanzi rispettivamente a Lionel Messi,con 31 gol e 62 punti, e Antonio Di Natale, con 28 gol e 56 punti.
“Voglio condividere questo trofeo con i miei compagni di squadra, con lo staff tecnico del Real, col presidente, con la mia famiglia e con la mia fidanzata. E’ un momento molto importante per la mia carriera, ma i premi individuali si vincono solo quando si vince qualcosa col gruppo. Mi piacerebbe vincere col Real e scambierei questa Scarpa d’Oro con la Champions o con la Liga. Ma sono fiducioso: potrebbe essere il nostro anno” queste le parole di Ronaldo.
Non manca poi una frecciatina all’eterno rivale di sempre, l’asso del Barcellona Lionel Messi. Secondo Ronaldo è quando si compete contro i migliori che si capisce chi è effettivamente il migliore in assoluto. “Mi piace competere non solo con Leo ma anche con tutti i grandi giocatori che militano in Europa. Ma questo premio non dipende dai voti di nessuno…” le parole, alquanto esplicite, di Ronaldo.
Un pensiero è rivolto anche a Sir Alex Ferguson: “Una persona molto importante per me, parte del mio successo passa da lui. Mi ha migliorato come uomo e come calciatore, gli faccio gli auguri per i 25 anni a Manchester“, così come al tecnico del Real Josè Mourinho e sulle presunte voci che lo volevano come tecnico del Portogallo: “Mourinho sta benissimo nel Real e speriamo resti con noi per molti anni”.
A molti Ronaldo appare spesso una persona egocentrica e piena di sè. Per fortuna un pizzico di “umiltà” il calciatore l’ha “dimostrata” nel dare la risposta alla domanda sul perchè non cerca di piacere a tutti. “Se non è riuscito Dio a mettere tutti d’accordo, come posso pensare di riuscirci io?