Il Coni ha tirato le somme, prendendo una decisione quanto mai doverosa: niente più tessere omaggio per i politici, che, volendo presenziare ad un evento di natura sportiva, saranno tenuti a pagare il prezzo del biglietto come tutti gli altri cittadini, non un euro in più, né uno in meno. I parlamentari non avranno più diritto ad ingressi gratuiti e trattamenti di favore in chissà quale settore privilegiato.
Il neo presidente del Coni, Giovanni Malagò, non ha dubbi a riguardo, e si espresso in questi termini sin dal primo giorno del suo insediamento. Il comunicato divulgato a mezzo stampa non lascia spazio a diverse interpretazioni: “Per evitare strumentalizzazioni su favori e privilegi riservati ai parlamentari, il Coni ha deciso di non rilasciare più la concessione della tessera riservata ad onorevoli e senatori per l’accesso alle manifestazioni sportive sul territorio nazionale“.
L’opinione pubblica ha accolto positivamente la decisione presa, arrivata come ciliegina sulla torta dopo la notizia dello sblocco sui fondi per lo sport, in buona parte destinati al mondo del calcio. Sui 950 politici che popolano la scena nazionale solo 3 avranno diritto alla tessera omaggio, ovvero Josefa Idem, senatrice del Pd, ed i deputati Valentina Vezzali (Scelta civica) e Marco Marin (Pdl), che si sono guadagnati questo privilegio sul campo, a prezzo di chissà quali sacrifici per la conquista del titoli di campioni olimpici di cui possono vantarsi.
Malagò ha spiegato tutto nei dettagli, appoggiato, peraltro, dal benestare degli stessi parlamentari: “Non ci saranno più categorie privilegiate. Mi sembra che tutti siano d’accordo, a cominciare dalla stessa categoria interessata. Gli unici che avranno sempre diritto a questa tessera e potranno assistere agli eventi, saranno gli sportivi con la S maiuscola, quelli che hanno vinto una medaglia alle Olimpiadi o sono stati Campioni del Mondo. Credo siano il vero patrimonio dello sport italiano“.