Nuovi importanti scenari si aprono intorno alla triste vicenda del Calcioscommesse. Stavolta sotto la lente d’ingrandimento c’è il presidente della Lazio Claudio Lotito.
Ascoltato da Roberto Di Martino, procuratore capo di Cremona, ieri il pentito Massimo Erodiani ha confermato le accuse che aveva mosso a Lotito il 16 luglio scorso presso gli uffici della Procura federale di via Po: “Per quanto riguarda l’incontro di Coppa Italia 2010 tra Lazio e Albinoleffe (25 novembre 2010, n.d.r.), Lotito non solo era a conoscenza della presunta combine ma l’avrebbe anche gestita“.
Durante l’ interrogatorio, durato quasi sette ore, il 38enne tabaccaio di San Giovanni Teatino ha ribadito le voci origliate dal dentista di Ancona Marco Pirani, altra figura chiave nell’inchiesta: “Nell’ambito degli scommettitori si dice che Lotito ha gestito la combine della Lazio, non direttamente. Si era avvalso dell’ex presidente dell’Ancona Ermanno Pieroni” .
Ieri il pentito ha anche parlato di Siena-Lazio (2-1) del 27 maggio 2007, una partita (già prescritta) finita nel mirino delle procure di Cremona e Napoli per una denuncia di estorsione fatta da Paolo Negro. Secondo le indagini, prima di siglare il gol vittoria, il difensore fece un cenno ad alcuni suoi ex compagni per far notare sul tabellone il gol del vantaggio del Catania sul Chievo. Un risultato che, con la concomitante vittoria del Siena, avrebbe garantito al club toscano di restare in Serie A. Nell’interrogatorio di luglio Erodiani aveva dichiarato ‘de relato’ che Lotito, venuto a conoscenza del fatto, avrebbe voluto cacciare i due giocatori laziali “traditori”.
Il tabaccaio abruzzese ha poi rivelato un aneddoto su un’altra presunta combine: Inter-Lecce del 20 marzo 2011. Marco Paoloni aveva garantito che il match si sarebbe concluso con un over. L’ex portiere della Cremonese aveva incontrato i giocatori del Lecce Corvia, Vives e Rosati per combinare la partita. Paoloni incassò i 200mila euro dagli Zingari, ma quell’over non si verificò mai (la gara finì 1-0 per l’Inter): “Paoloni si presentò al casello di Termoli con Rosati, Corvia e Vives e ottenne i 200mila euro”, ha detto il pentito.
Nuovo appuntamento con Erodiani venerdì 16 novembre a Cremona. La sensazione è che potrebbero emergere nuovi particolari importanti.