Luciano Moggi è stato appena condannato a 5 anni e 4 mesi di carcere per il processo Calciopoli. Per l’ex dirigente della Juventus il pubblico ministero aveva chiesto una condanna un po’ più severa: 5 anni e 8 mesi. Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, ex disegnatori arbitrali, sono stati condannati rispettivamente a 3 anni e 8 mesi e a un anno e 4 mesi. L’ex arbitro De Santis ha avuto una pena di un anno e 11 mesi. A stabilirlo è stato, pochi minuti fa, il Tribunale di Napoli. Si tratta del processo penale di primo grado legato a Calciopoli.
Pene meno severe rispetto a quella di Moggi per altri dirigente sportivi. Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha avuto un anno e tre mesi. Un anno di reclusione per l’ex dirigente del Milan Leandro Meani. Un anno e tre mesi per Andrea e Diego Della Valle, proprietari della Fiorentina.
In sostanza la giustizia ordinaria ha confermato le tesi della giustizia sportiva. Juventus, Milan, Lazio e Fiorentina, infatti, erano state le squadre penalizzate nella calda estate del 2006. Per il Tribunale di Napoli tutte le persone condannate hanno commesso il reato di illecito sportivo.
L’inchiesta della Procura partenopea è iniziata nel 2004 e ha dimostrato che al centro di tutte le trame vi era Luciano Moggi. Secondo i giudici, l’ex dirigente bianconero influenzava le scelte degli arbitri, con cui era in strettissimi relazioni. Per comunicare al telefono con loro utilizzava delle sim comprate all’estero. Moggi, tramite i suoi avvocati, si è dichiarato innocente durante il processo e ha cercato di dimostrare come a corrompere gli arbitri fossero in realtà altri club.
La sentenza di oggi rende molto difficile la vita alla Juventus, che ha chiesto al Tas di riavere lo scudetto del 2006, quello assegnato all’Inter. Va comunque ricordato che questo è solo il primo grado di giudizio e che il nostro ordinamento ne prevede tre in tutto. Nel 2006 la Giustizia sportiva decise di sottrarre il titolo tricolore alla Juve per darlo all’Inter. Lo scudetto 2004-2005 non fu assegnato. I bianconeri furono retrocessi in Serie B, da dove ripartirono con una forte penalizzazione. Milan, Lazio e Fiorentina furono penalizzate di 30 punti per il campionato 2005-2006 e nella stagione successiva dovettero scontare un’altra penalità.