Con un messaggio pubblicato sul suo profilo Instagram, Fabrizio Cacciatore – terzino destro del Chievo Verona – ha pubblicamente chiesto scusa per il pessimo gesto che, ieri sera, gli è costato l’espulsione durante la partita con la Juventus.
Dopo essere stato invitato dall’arbitro Maresca ad attendere l’ok per rientrare in campo (il fischietto napoletano ha comunque sbagliato nell’occasione), Cacciatore ha perso la testa e ha mostrato, in due occasioni, il gesto delle manette che fu reso celebre da Jose Mourinho durante un Inter-Sampdoria di otto anni fa. La follia gli costerà almeno tre giornate di squalifica, sanzione che fu comminata anche a Tonelli dopo un episodio simile nel 2016.
Cacciatore, comunque, ha almeno avuto il buon senso di chiedere scusa. Troppo tardi, forse, considerato che l’ennesimo danno d’immagine per il calcio italiano è già fatto, ma vanno comunque apprezzate le sue parole: “Chiedo pubblicamente scusa a tutti: a partire dai miei compagni, che hanno dato davvero tutto dal primo all’ultimo minuto, passando per il mister, la società, i tifosi e tutti gli amanti del calcio. E’ stato un gesto sbagliato, di certo un professionista non deve dare quest’esempio. E’ stata l’impulsività a farmi sbagliare e, come giusto che sia, ho pagato il mio errore”.