A volte ritornano. È il caso di Byron Moreno, l’ineffabile direttore di gara di Corea del Sud-Italia ai mondiali del 2002, uno di quei personaggi che non riesce proprio a fare a meno di balzare ai “disonori” della cronaca.
Dopo la sospensione da parte della Fifa dall’attività arbitrale nel giugno 2003, l’ecuadoriano ha avuto diversi problemi con la giustizia. Il 21 settembre 2010, infatti, è stato arrestato all’aeroporto JFK di New York mentre cercava di entrare negli Stati Uniti con 6 kg di eroina. Per quell’episodio, la corte distrettuale di New York lo ha condannato a 2 anni e 6 mesi di carcere.
Il mese scorso, però, l’ex arbitro è stato scarcerato per buona condotta. E, così, ieri è stato rimpatriato insieme ad altri 56 connazionali in Ecuador in qualità di deportato Usa. Ma i guai con la giustizia potrebbero non essere ancora finiti per lui.
Cadute le accuse per traffico di droga, infatti, ora Moreno ha il fiato sul collo del fisco ecuadoriano, che, dopo aver stimato il valore della merce che l’ex direttore di gara stava cercando di fa entrare negli Stati Uniti (circa 60mila euro al chilo), ha deciso di aprire un’inchiesta.