Sono ormai passati due mesi dalla chiusura del calciomercato, ma sembra che le polemiche tra la Juventus e la Fiorentina sul caso Berbatov non siano ancora state archiviate.
In occasione dell’assemblea dei soci della Juventus di questa mattina, l’ad Beppe Marotta è tornato sul caso dell’attaccante bulgaro, respingendo l’accusa di aver intralciato il lavoro della dirigenza viola: “Avevamo saputo che il giocatore era sul mercato per una cessione temporanea. Abbiamo contattato il suo entourage, ma lui ha detto che non sarebbe mai andato alla Fiorentina e che, piuttosto, avrebbe preferito il Fulham per seguire il suo ex allenatore. Tutto questo in un’ora con una serie di telefonate”.
Poi Marotta ha lanciato una stoccata ai viola: “Il nostro intervento è stato la fortuna dei dirigenti della Fiorentina per evitare una brutta figura. La Fiorentina aveva allestito un cerimoniale d’accoglienza pur sapendo che il giocatore non sarebbe arrivato. Attaccarci è stata una strategia per coprire una loro lacuna”.
Nel pomeriggio è arrivata la pronta risposta di Daniele Pradè, molto infastidito dalle dichiarazioni dell’ad juventino. “Marotta ridica a me quelle cose, da soli in una stanza, guardandomi negli occhi. Non c’è bisogno di aggiungere altro”, ha detto il direttore sportivo della Fiorentina.