Il Napoli di Walter Mazzarri era chiamato alla vittoria dopo la deludente sconfitta casalinga di domenica sera contro la Roma di Luis Enrique e il precedente pareggio con il Novara, acciuffato in extremis. Non c’è più spazio per gli alibi: servono i 3 punti. Obiettivo raggiunto: il Napoli stravince, convince – il risultato di 6 a 1 parla chiaro – e Mazzarri conserva la sua imbattibilità contro Malesani: 4 vittorie e 2 pareggi per il tecnico livornese in 6 gare disputate fra i due.
E pensare che la prima vera occasione da gol della partita è di Caracciolo, che semina Campagnaro e tira in porta. De Sanctis para e salva gli azzurri. Qualche minuto dopo il fischio d’inizio inizia il dominio territoriale e di gioco degli azzurri che cominciano a intravedere lo specchio della porta. Al 12′ è Cavani a portare in vantaggio il Napoli: il Matador scatta sul filo del fuorigioco e batte Frey con un diagnonale perfetto. Passano 5 minuti e Hamsik raddoppia. Cavani, in serata di grazia, insieme ad Hamsik, autore di splendide giocate sin dai primissimi minuti di gioco, si concede una doppietta e realizza il 3-0 al 23′, sfruttando gli errori dei difensori genoani, non abili a mettere in pratica la tattica del fuorigioco. Jorquera al 27’ accorcia le distanze per la squadra ligure, che ricordiamo è gemellata con la squadra partenopea. Tuttavia Pandev al 45′ chiude praticamente i giochi e il primo tempo siglando, con una bella azione personale, il 4-1 per la sua squadra. Si va negli spogliatoi con un risultato davvero pesante per il Genoa.
I 45′ della ripresa non offrono uno spettacolo diverso. La partita è accesa, divertente ma il Napoli non perdona. Al 48′ Gargano segna la quinta rete per gli azzurri. Zuniga incornicia la serata con un bellissimo gol all’80‘. Finisce 6-1 per il Napoli. Partita senza storia. Mazzarri e De Laurentiis tornano a sorridere, regalando uno splendido natale ai tifosi azzurri e 24 punti in Classifica, a 10 punti dalla Juventus e dal Milan. Forse, la corsa verso l’alto non è finita. Natale amaro invece per Malesani, la cui panchina, ora, potrebbe essere in bilico.