Anche la Romania, come l’Italia, è stata travolta da uno scandalo legato al calcio. Protagonisti della vicenda due vecchie conoscenze del pallone nostrano.
Si tratta dei fratelli procuratori Ioan e Victor Becali, agenti del difensore dell’Inter Cristian Chivu (oltre che del portiere della Roma Bogdan Lobont e del terzino della Lazio Stefan Radu), e in passato di Adrian Mutu, Gheorge Hagi e Adrian Ilie. La Corte d’Appello di Bucarest, infatti, ha condannato i manager per evasione fiscale. I Becali erano stati rinviati a giudizio nell’ottobre di quattro anni fa per il trasferimento irregolare di alcuni giocatori. In primo grado, lo scorso 3 aprile, i due fratelli erano stati assolti. La sentenza più pesante è stata inflitta a Ioan, condannato a 8 anni di reclusione e alla restituzione di 4 milioni di euro. Per Victor, invece, la Corte ha stabilito una pena di 7 anni di detenzione. Nell’inchiesta, però, sono coinvolte altre sei persone.
A rischiare la prigione c’è anche il socio dei fratelli Becali, cioè l’ex calciatore Gheorghe ‘Gica’ Popescu. Il capitano del Barcellona nella stagione ’96-’97 è stato condannato a 3 anni di reclusione. Per quanto riguarda gli altri cinque imputati, anche Gigi Neţoiu, ex presidente di Universitatea Craiova e Rocar Bucarest, deve scontare 3 anni di carcere; ben 7 anni, invece, sono stati inflitti all’ex a.d. della Dinamo Bucarest, Cristi Borcea, 4 al direttore generale della Steaua Bucarest, Mihai Stoica, 5 al presidente del Rapid Bucarest, George Copos e 3 (con sospensione) al presidente del Gloria Bistrita, Jean Padureanu. Gli otto condannati avranno comunque la possibilità di difendersi nell’ultimo grado di giudizio.
Nel mirino delle indagini dei magistrati di Bucarest ci sono 12 trasferimenti irregolari di giocatori, per un totale di 1 milione e mezzo di dollari di danni allo Stato. Ammonta a più di 10 milioni di dollari, invece, il risarcimento che spetta ai club danneggiati dalle attività illecite degli otto imputati.