Episodio sconcertante davvero quello accaduto ad Arenzano. Una partita di calcio può sicuramente chiudersi non sempre con una stretta di mano, ma anche con grandi tensioni in campo e sugli spalti. Tuttavia in questa circostanza il limite è stato oltrepassato, e non di poco. Al termine della partita tra partita Don Bosco Varazze-Dianese, valevole per il campionato di Prima Categoria girone A, il capitano della squadra di casa ha colpito con un paio di forbici al collo un avversario. Solo grazie all’intervento di altri calciatori e di alcuni dirigenti hano evitato la tragedia. Dario Ramoino, il nome del giocatore colpito, per fortuna è rimasto ferito in maniera non grave. Davide Almonti, invece, suo compagno di squadra è stato colpito con un pugno al volto.
Il folle aggressore è Marjan Zefi, 27 anni, di origine albanese e, mentre l’inchiesta penale sta facendo il suo corso, il giudice unico sportivo ha preso una decisione clamorosa: il giocatore è stato infatti squalificato per 5 anni. Il giudice non ha però radiato l’atleta “in considerazione della funzione rieducativa della pena finalizzata al reinserimento sociale e soprattutto alla mancanza di precedenti specifici”. Secondo alcune ricostruzioni della vicenda, Zefi sarebbe stato sostituito a 5 minuti dal termine dell’incontro. E, invece di andare negli spogliatoi per la doccia, avrebbe atteso i giocatori della squadra avversaria sulla gradinata che porta proprio verso gli spogliatoi. Pare che Zefi abbia prima preso a pugni Almonti, per poi colpire Ramoino con un “oggetto contundente con lama”.