L’ex calciatore di Inter e Roma Amantino Mancini, dal gennaio scorso in forze all’Atletico Mineiro di Belo Horizonte, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione per violenza sessuale e lesioni personali nei confronti di una ragazza brasiliana, nota nel mondo della tv del paese sud americano, conosciuta ad una festa organizzata dal calciatore del Milan Ronaldinho in un locale milanese. La donna aveva bevuto troppo e aveva dunque chiesto di essere portata a casa. L’ex calciatore nerazzurro l’avrebbe invece portata nel suo appartamento dove l’avrebbe poi stuprata. Dieci mesi, invece, per favoreggiamento a Gerardo Eugenio do Nascimento, amico di Mancini.
La sentenza, del processo con rito abbreviato, è stata emessa dal gup di Milano Laura Marchiondelli. Secondo la Procura la notte fra l’8 e il 9 dicembre del 2010, Mancini avrebbe abusato della ragazza, violentandola ripetutamente e provocandole anche delle escoriazioni. La giovane, il mattino seguente, si recata presso il Servizio Violenza Sessuale della Mangiagalli per una visita, per poi sporgere denuncia nei confronti del calciatore.