La seconda vittoria stagionale è stata la più convincente. La Roma che sabato ha battuto l’Atalanta, capolista senza la penalizzazione fino a quel momento, è molto vicina a quella che vuole Luis Enrique.
Il tecnico asturiano aveva chiesto tempo e pazienza per plasmare la sua creatura, che pian pian sta prendendo forma. Tempo e pazienza che tutto l’ambiente giallorosso ha concesso, mostrando un cambiamento di cultura calcistica che ha impressionato la nuova proprietà.
Già nella prima parte del secondo tempo contro il Parma, la Roma è sembrata essere vicino dall’uscita dal tunnel da cui era entrata dopo la sconfitta con il Cagliari all’esordio in campionato. Dopo il successo del Tardini è cambiata la mentalità di Totti e compagni che hanno avuto più fiducia nei loro mezzi.
Fiducia che si è riversata sul campo anche dopo che Denis aveva accorciato le distanze. In quel momento complice anche l’infortunio del capitano romanista, Luis Enrique ha infoltito il centrocampo con Pizarro, avanzando Pjanic nella posizione a lui più congeniale, quella di trequartista. E proprio dal piede del bosniaco è partito l’assist per il terzo gol di Simplicio, che di fatto ha chiuso i giochi.
Da quel momento in poi la squadra di Colantuono ha perso convinzione e soprattutto non ha più avuto il possesso della palla. Mossa che ha spazzato via l’integralismo tattico dell’allenatore, secondo molti prigioniero delle sue idee.
La fiducia in casa Roma è acuita anche dalla conferma di Osvaldo e allo sblocco di Bojan. L’ex Espanyol ha realizzato la terza rete consecutiva, mentre lo spagnolo è entrato per la prima volta nel tabellino marcatori della nostra seria A. Nella prossima partita i giallorossi affronteranno la Lazio in una stracittadina che con ogni probabilità non vedrà come protagonista Francesco Totti. Ieri il capitano è stato sottoposto ad alcuni esami a Villa Stuart, che hanno evidenziato una lesione di primo grado che lo costringerà a un riposo di 10-15 giorni.