Certi calciatori sono come il vino, più invecchiano più diventano buoni. Questo è senz’altro il caso di Clarence Seedorf, che con la maglia dei brasiliani del Botafogo sta vivendo una seconda giovinezza. Forse, però, sarebbe più corretto dire che per campioni del genere la prima giovinezza non finisce mai.
Basta dare un’occhiata alla straordinaria giocata che l’ex milanista si è inventato domenica scorsa nel match contro il Nova Iguaçú, valevole per la sesta giornata della Taça Rio, la seconda fase del Campeonato Carioca (quello dello stato di Rio).
Finta di corpo perfetta che lascia di sasso il difensore avversario, poi cross morbido al centro per il compagno di squadra Lodeiro che di testa insacca il gol del 3-0. Tra l’altro, era stato proprio l’olandese ad aprire le marcature al 18′ del primo tempo.
Una giocata sopraffina che faceva parte del repertorio di un altro grande campione del Botafogo, Garrincha, la mitica ala destra che incantò il Brasile negli anni 50′ e 60′.
