L’Udinese ha giocato un grandissimo campionato ed è vicinissima al traguardo della qualificazione ai preliminari di Champions. Se i friulani si sono affermati ancora di più nel nostro campionato lo devono sopratutto alle prodezze dello storico capitano Antonio Di Natale, un giocatore che ha fatto fare letteralmente il salto di qualità ai bianconeri negli ultimi anni.
Proprio Di Natale, alla vigilia dell’importantissimo match contro il Catania, si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni riguardanti il suo futuro:“Un futuro in società? Facciamo un passo alla volta. Adesso c’è il Catania per la Champions e poi voglio giocare ancora due o tre anni. Ma ora voglio pensare solo a domenica. Poi voglio riposare un pò, sono davvero stanco. Poi andare in Nazionale e poi vediamo. Come sarà l’Udinese del domani? Come sempre. Arriveranno tanti giovani. Qualcuno va via perchè merita una squadra importante. E l’Udinese continuerà a fare bene. Fabbrini il mio erede? Lui è arrivato in A a 20 anni, io a 27. Credo che in due-tre anni diventerà un trequartista importante per l’Udinese. Lui può migliorare e io sono felice di aiutarlo. Ma non solo lui, tutti ci si da una mano”.
Uno sguardo al futuro dunque, Di Natale però non dimentica tutti gli anni trascorsi in Friuli e si concede anche un tuffo nel passato: “Quando sono arrivato c’erano tanti giocatori importanti e io dovevo solo imparare per crescere. Devo ringraziare loro che mi hanno insegnato tanto. Dopo il Milan e l’Inter l’Udinese è al top come organizzazione. Qui c’è una famiglia, si può solo migliorare. Non manca nulla. E nemmeno a me, ho raggiunto tutti i miei obiettivi. Io sono andato via di casa a 13 anni a Empoli, in un ambiente fantastico. Passo dopo passo sono arrivato a fare anche un Mondiale e un Europeo. Ma l’Udinese per me è tutto, mi ha fatto crescere fino in fondo. Devo ringraziare tutti, dalla società, ai compagni, alla gente del Friuli”.