A due giorni dalla finale di Supercoppa Italiana fra Juventus e Napoli (vinta dai bianconeri 4-2), le polemiche non si fermano, ma la società partenopea ha rotto finalmente il silenzio stampa, con le parole del suo presidente Aurelio De Laurentiis. Intervistato sull’aereo direzione Roma, a 13mila metri di quota, ieri ha risposto alle domande di un giornalista della Gazzetta dello Sport. “Non sono arrabbiato – dichiara il presidente -, già cinque minuti dopo la fine della partita ero tranquillo. Dopo cena ho radunato la squadra, l’ho portata in discoteca e abbiamo brindato ugualmente con dieci bottiglie di champagne. Ho detto ai ragazzi di cancellare immediatamente dalla mente e dal corpo questa Finale – continua – e di pensare all’amichevole che giocheremo domenica contro l’Olympiakos e all’esordio in campionato di fine agosto. Inoltre ho deciso di dare a ciascun giocatore un premio da 20mila euro, perché ritengo che i vincitori morali di questa Supercoppa siamo noi“.
De Laurenitis spiega anche perchè il Napoli non ha partecipato alla premiazione ufficiale a fine gara: “Una partita importante – spiega – avrebbe meritato un’organizzazione inappuntabile. Per noi sarà molto difficile verificare le azioni incriminate, perché l’evento è stato affidato alla Rai e la Lega avrebbe dovuto pretendere che la stessa tv di stato utilizzasse le medesime tecnologie di Sky, alle quali adesso siamo abituati. La Lega vive ancora dell’incapacità di rigenerarsi in modo efficiente e moderno. Ciò che mi ha maggiormente infastidito – aggiunge – è che la prima partita vera della stagione sia stata gestita con un piglio di severità scolastica, che è tipico di noi italiani“.
Fra gli errori arbitrali subiti dal Napoli, al patron partenopeo non vanno proprio giù il secondo giallo a Zuniga e l’espulsione di Pandev: “E’ inaccettabile la seconda ammonizione del colombiano – afferma -, che tra l’altro il fallo l’ha prima subito in maniera solare. Inoltre vorrei sapere da chi ha preso lezione di lingua macedone il guardalinee che ha fatto espellere Pandev, visto che il giocatore s’è rivolto a lui nella propria lingua. La verità è che ci sarebbe voluto un po’ più di buon senso“.
Al presidente rimane una grande amarezza, ma nient’altro, visto che lo stesso De Laurentiis ha affermato che “questa Supercoppa italiana non vale niente, per come è organizzata“. “Rimane l’amarezza di aver perso una buona occasione per esportare un’immagine inappuntabile del nostro calcio all’estero – dichiara De Laurentiis – e per tutto questo ci sono due responsabili: la Lega e Mazzoleni, il cui comportamento non ha fatto bene al nostro calcio. Vorrà dire che se dovessi rigiocare la Supercoppa chiederò arbitri internazionali“. Dopo le polemiche che non finiranno di certo oggi, al Napoli non resta che pensare al mercato e al futuro calcistico.