C’era una volta l’Inter “Speciale”

C’era una volta una squadra che vinceva scudetti a ripetizione. C’era una volta una squadra vinceva il campionato, la Champions League e la coppa Italia in una sola stagione. C’era una volta l’Inter. L’Inter di Josè Mourinho, lo Special One che aveva reso speciale una squadra che fino a quel momento era forte solo nei confini nazionali e una volta oltrepassati, dimostrava tutte le sue debolezze.

Ora c’è l’Inter di Leonardo nata dalla ceneri dell’Inter di Benitez, che aveva preso la pesante eredità di quella del tecnico portoghese.

Dopo l’eliminazione dell’Europa si è aperto il dibattito sulla nuova Inter, che dopo la sconfitta nel derby con il Milan ha perso sicurezza e stabilità. Massimo Moratti sta pensando a una vera e propria rivoluzione.

C’è da capire l’intricata situazione legata a Milito e Pandev. Soprattutto c’è da capire quale sarà l’allenatore per la prossima stagione. I punti fermi saranno Pazzini e Ranocchia per l’italianizzazione di una squadra troppo poco made in ItalyNagatomo e Kharja verranno riscatti, perché hanno dato grande affidabilità e hanno dimostrato di poter far parte di una rosa di una grande squadra.

 

 

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C’era una volta l’Inter “Speciale”

C’era una volta una squadra che vinceva scudetti a ripetizione. C’era una volta una squadra vinceva il campionato, la Champions League e la coppa Italia in una sola stagione. C’era una volta l’Inter. L’Inter di Josè Mourinho, lo Special One che aveva reso speciale una squadra che fino a quel momento era forte solo nei confini nazionali e una volta oltrepassati, dimostrava tutte le sue debolezze.

Ora c’è l’Inter di Leonardo nata dalla ceneri dell’Inter di Benitez, che aveva preso la pesante eredità di quella del tecnico portoghese.

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