Quello che sembra certo è che il VAR ha subito rivoluzionato il nostro campionato. Purtroppo, però, non abbassando di molto le polemiche riguardo le decisioni arbitrali. Ieri, durante Genoa-Juventus, sono stati assegnati due rigori (uno a testa) che lasciano più di un dubbio: nel caso del penalty per il Genoa l’azione era stata viziata da un fuorigioco, seppur millimetrico, di Galabinov, mentre il rigore per la Juventus è stato decretato per un fallo di mano da distanza ravvicinatissima. Al di là dei due episodi controversi, a Gigi Buffon, capitano della Nazionale, la novità così come è utilizzata in queste prime due giornate, non piace.
“Si era detto che il VAR sarebbe stato utilizzato con parsimonia, ma così sembra pallanuoto”, esordisce il numero uno della Juventus che poi continua: “Lo dico buttandomi la zappa sui piedi, visto che gioco in una squadra che vince e attacca spesso: non tutti i contatti sono rigori, così se ne assegnano 55 in un campionato e viene snaturato il gioco”. Buffon volge poi il discorso verso gli arbitri: “Così diviene uno sport da laboratorio, l’utilizzo eccessivo rende il VAR brutto. E, tra l’altro, in questo modo non saremmo neppure capaci di valutare l’effettiva bravura di un arbitro. Se tutti noi riuscissimo ad accettare gli errori vivremmo con umanità tutti i risultati”.