L’impresa era di quelle si preannunciavano quasi impossibili, se non di più. Ed in effetti così è stato. Impossibile solo pensare di infastidire il Barcellona dei sogni, una squadra macina gioco e macina gol, che di più, non si può e difficilmente si potrà. Il povero avversario di turno è il Bayern Leverkusen, l’occasione è il ritorno degli ottavi di finale di Champions League, la cornice è il mitico Camp Nou, uno stadio spettacolare che con forza e fierezza sostiene i padroni di casa. Al blaugrana bastava un pareggio, una partita di comodo in pieno relax, visto che all’andata gli uomini di Guardiola si erano imposti in casa dei tedeschi per 1-3.
Ma così non è stato. Il Barcellona deve e vuole mostrare la sua superiorità anche quando potrebbe farne a meno. In luce nel corso della gara il giocatore, probabilmente, più forte in circolazione ed autore questa sera di una manita spettacolare, oltre che di una serie di giocate degne di un vero mago del calcio. Parliamo, ovviamente, di Lionel Messi. La manita però non riguarda il punteggio della gara, ma solo il computo dei gol della “Pulce”, visto che il Barcellona si è imposto sugli avversari, ormai in preda alla più cupa disperazione, per 7-1. Non c’è storia la gara vede il solito dominio territoriale dei blaugrana, con il Bayer che pochissime volte si affaccia dalle parti di Victor Valdes, nonostante avesse dovuto improntare una gara basata all’attacco e al recupero del risultato dell’andata.
Mancano Puyol, Sanchez, Villa, ma il risultato non cambia. Manita di Messi, doppietta di Tello. C’è spazio solo per il gol della bandiera di Derdiyok. La Pulce rischia di portarsi a casa ben 2 palloni (se avesse segnato il 6°gol) ma deve “accontentarsi”. Il Camp Nou non perdona e la leggenda del Barcellona continua. Ci vediamo ai quarti di finale, con tanto di terrore della squadra che affronterà gli uomini di Guardiola.