Ci sono episodi da moviola che in queste settimane stanno sollevando non pochi dubbi, come abbiamo avuto modo di constatare con il braccio di McKennie a Monza e quello di Zampano contro l’Empoli, in occasione dell’anticipo di questo pomeriggio a Venezia. Tutto questo per dire che, allo stato attuale, su determinate casistiche il regolamento appare come non mai poco chiaro. A maggior ragione quando i check risultano particolarmente frettolosi.
Tante perplessità sul braccio di McKennie a Monza e quello di Zampano contro l’Empoli
Tema sollevato anche da Max Dotto, vicino al mondo al mondo arbitrale, all’interno del gruppo Facebook “Regolamento del giuoco del calcio e casistica“. Queste le sue osservazioni di oggi: “Minuto 22:43 di Venezia Empoli, intervento in area del difendente. Contatto evidentemente (anche o solo) sotto la linea dell’ascella. Per regolamento chiaramente ed evidentemente punibile. Però, dopo l’episodio di McKennie è il secondo caso in cui VAR non interviene.
Lo dico con tutta la buona volontà costruttiva possibile e con tutto il bene che voglio al movimento: chi di dovere mi dica per favore quale logica di punibilità o intervento VAR viene considerata sui contatti di braccio come questi, così posso diffondere le eventuali indicazioni/direttive. Perché faccio fatica io a darmi una spiegazione.
Potrebbe benissimo essere una indicazione data ai VAR, qualcosa del tipo: “OT dice che se tocca il livello della patch, anche se evidentemente e chiaramente è sotto l’ascella, VAR non deve intervenire, se, in tale casistica, l’arbitro sanziona il fallo come da regolamento, VAR comunque non interviene”. Giusto per sapere. Condivisione. Conoscenza. Rispetto”.
In aggiunta, in merito al confronto con il caso di McKennie a Monza, è stato riportato quanto segue: “Può essere “oggettivo” anche adesso, e potrebbe comunque essere d’aiuto la presenza della patch se effettivamente fosse in tutti i calciatori alla stessa altezza ma qualcosa mi dice che possono esserci per questioni di manifattura della maglia anche alcuni centimetri di differenza tra una maglia e l’altra di due squadre diverse.
Andare ad aggiungere un dettaglio in più obbligatorio sulle maglie, salvo questioni di sponsorizzazione, potrebbe essere un’idea. Ma fino ad ora non ho avuto percezione che ci fossero problemi sulla punibilità, prima appunto che introducessero il concetto di contatto con la patch. Temo, come purtroppo in passato è successo, che possa essere una semplificazione che, come tante semplificazioni nel passato hanno dimostrato, crea più problemi di quanti non ne risolva”.
Insomma, dopo McKennie a Monza, enormi dubbi anche sulla vicenda di Zampano contro l’Empoli, in occasione dell’anticipo di Venezia.