Zeman-Moggi, la guerra continua

L’Italia ha riscoperto Zdenek Zeman. Dopo anni di ostracismo del nostro calcio, il tecnico boemo è tornato alla ribalta grazie alla sorprendente promozione in Serie A ottenuta dal suo Pescara. È l’allenatore del momento, il suo gioco sembra essere l’antidoto per curare le scarse finanze delle società.

Un vecchio problema per lui, un pregiudizio che gli ha rovinato la carriera o quantomeno l’ha resa meno entusiasmante. Molte squadre vorrebbero affidargli la panchina. Nelle settimane passate si è fatta sotto la Fiorentina, oggi è uscita fuori anche la Lazio che, tramite Alberto Faccini, ha sondato il terreno per il suo ex mister.

Sull’argomento è intervenuto lo stesso Zeman:

“Non credo che si siano sentiti, altrimenti Alberto me l’avrebbe detto. Ora potete dire tutto e il contrario di tutto, aspettiamo ancora un po’ e poi vediamo che succede”.

Il trainer del Pescara ha continuato a parlare del suo futuro e delle sorti della suo attuale club:

“La società e il direttore sportivo sanno cosa bisogna fare per proseguire il rapporto Non credo che sia necessario prendere calciatori che abbiamo già fatto la serie A per ben figurare. Occorre trovare elementi adatti al progetto e desiderosi di affermarsi. In ogni caso non ho fretta, ci sono tante squadre senza allenatori, tutto può succedere”.

Una battuta anche su chi gli ha sempre remato contro nel mondo del calcio:

I complimenti di Moggi? Non voglio rovinarmi la giornata. Preferisco gioire per quello che abbiamo fatto. Un gruppo formato da tanti giovani e qualche anziano ha raggiunto un bel traguardo”.

 

Lascia un commento