Ancelotti chiama De Rossi al PSG: “Abbiamo i soldi per prenderlo”

Ancelotti chiama De Rossi al Psg: l’ex tecnico di Milan e Chelsea, impegnato per l’amalga della squadra perfetta dopo tutti gli investimenti fatti in sede di calciomercato, è pronto ad accogliere il centrocampista della Roma e della Nazionale italiana a braccia aperte. Carletto sarebbe felicissimo di poter contare su Daniele in vista della sessione invernale.

Del resto, anche se l’operazione si prevede succhierebbe mille e una risorse economiche, Nasser Al-Khelaïfi sarebbe capacissimo di sborsare soldi a non finire per rinforzare ulteriormente il centrocampo parigino. Il Psg non fa che prelevare campioni dalla Serie A: Javier Pastore (43 milioni) e Salvatore Sirigu (3,5 milioni) dal Palermo, Jeremy Menez (9 milioni) dalla Roma, Mohamed Sissoko (8 milioni) dalla Juventus, Thiago Motta (10 milioni) dall’Inter, Ezequiel Lavezzi (30 milioni) dal Napoli, Zlatan Ibrahimovic (20 milioni) e Thiago Silva (42 milioni) dal Milan, e Marco Verratti (12 milioni) dal Pescara.

Roma, De Rossi contro Zeman: “Non siamo da scudetto. Miracolo se …”

De Rossi non riesce a stare zitto, e, con estrema onestà intellettuale, prova a dire le cose come stanno nell’immediato post-partita di Juventus-Roma. Contrariamente a quanto espresso da Zeman fino a poco fa, capitan futuro ammette candidamente: “Abbiamo incontrato una squadra più forte ed esperta, sono entrati subito in partita. E’ una squadra di campioni. Oggi a noi è mancato tanto. Possiamo solo pensare al futuro. Partita negativa sotto tutti i punti di vista. Loro hanno anche un po’ mollato, poteva finire peggio. Zeman sta deludendo? Io non lo direi mai. Stiamo deludendo come Roma, valiamo più di quanto dimostriamo. Possiamo lottare per il terzo posto“.

Ma cosa è mancato alla lupa? C’è un motivo particolare perchè i giallorossi giocano ad intermittenza? Il centrocampista rivela: “Anche dal punto di vista fisico siamo in ritardo, loro correvano di più e meglio. C’è ancora tanto da lavorare sul piano fisico, tattico, c’è da fare moltissimo“. Per il titolo è meglio non fare proclami. La Roma potrebbe non avere le carte giuste per arrivare fino alla fine: “Non pensiamo allo scudetto, non siamo attrezzati, non siamo all’altezza della Juve. Non sminuisco nessuno, parlo di valori, dire che siamo costruiti per vincere lo scudetto non è sano per noi. Però ci possiamo giocare il terzo posto se faremo un grande campionato. E sarebbe un risultato incredibile vedendo lo stato attuale delle cose. Il progetto è a lunga scadenza, dobbiamo tribolare“.