I re delle triplette in Serie A: Cavani scala la classifica

Andare a segno tre volte in una partita è un’esperienza entusiasmante, che ti proietta in orizzonti sconosciuti, dove la gioia e la soddisfazione personale si mescolano, fino a perdersi senza punti di confine. E’ sicuramente questo quello che avrà provato Edinson Cavani, dall’alto delle sue cinque triplette in Serie A: il Matador, che è solito portarsi a casa il pallone incriminato come trofeo di guerra, dovrà ridisegnare casa sua alla caccia di uno sgabuzzino bello grosso, che contenga tutte le palle calciate in porta tre o più volte nell’arco della stessa gara.

Una nuova moda, questa, lanciata dal re di Napoli, colui che attacca e difende sempre sosta, semplicemente perchè ama giocare a calcio, ed è pronto a superare ogni record finora stabilito con questi colori. A quota 72 gol, il bomber non intende fermarsi. L’uruguagio ha un obiettivo ben preciso: superare lo score personale del più grande calciatore di tutti i tempi, quel certo Diego Armando Maradona.

Milan, pronto l’erede di Carlo Ancelotti

Allegri balla sui carboni ardenti. La sua panchina corre il rischio di saltare per aria da un momento all’altro. Confermato all’unanimità nonostante l’ennesima sconfitta (rimediata con l’Udinese per 2-1), il tecnico toscano dovrà infilarne di miracoli per mantenersi a galla. La vediamo dura, molto dura. Risollevare le sorti di una squadra in crisi con tutti i riflettori puntati addosso non è il massimo. Se domani i rossoneri (contro il Cagliari) dovessero ancora fare cilecca, l’allenatore potrebbe salutare definitivamente Milanello.

Carlo Ancelotti, in tal proposito, incorona come suo erede Pippo Inzaghi, propiziandolo con tutti gli onori del caso. L’ex bomber, ora tecnico degli Allievi, sta dimostrando competenza e professionalità. E’ veramente pronto ad un tale salto? Ancelotti dice di sì: “Il mio erede è Pippo Inzaghi. Ci sentiamo spesso ed è molto motivato. L’importante è che sia riuscito a fare quello stacco mentale da calciatore ad allenatore. Il resto lo fa l’esperienza e lui ne ha da vendere. La crisi del Milan? Mi dispiace vedere i rossoneri in difficoltà, ma hanno perso sia i senatori che i top player e fare miracoli non è semplice“.

Ibrahimovic spara su Inzaghi: “Non è un vero calciatore”

Zlatan Ibrahimovic non pensa che Pippo Inzaghi sia un vero calciatore. L’ex amico e collega, secondo lo svedese, fa del senso del gol la sua arma migliore: “E’ più un killer. Possiede un enorme istinto omicida davanti a una porta. E’ la sua qualità“. Cosa avrà voluto dire? Voi, al posto di Super Pippo, la prendereste bene un’affermazione del genere?

Ai microfoni de ‘L’Equipe‘, il bomber del PSG si lascia andare senza farsi pregare, parlando liberamente della sua nuova squadra, e del rapporto che, ad oggi, intercorre con i suoi ex dirigenti (in particolare uno). All’indomani della prima in Champions contro la Dinamo Kiev, il gigante di Malmoe ci va cauto e stila la sua piccola classifica prioritaria: “Voglio vincere la Champions League, ma bisogna andare con calma. L’anno scorso il Psg non ha ben figurato in Europa per mancanza d’esperienza, non perchè fossero scarsi. Ricordo che tre anni fa nessuno parlava del Manchester City e invece ora è una grande squadra. Per quanto mi riguarda non dobbiamo solo concentrarci sulla Champions, ma anche sul campionato. E’ importante essere campioni di Francia“.

Inzaghi dà l’addio al calcio giocato ed accetta una panchina

Filippo Inzaghi appende le scarpette al chiodo. Il bomber, dopo oculate riflessioni, ha deciso di dire addio al calcio giocato. Da adesso in poi, si aprono per lui le porte della panchina. Pur di restare parte integrante del progetto tecnico rossonero, l’attaccante ha accettato di diventare il nuovo allenatore della squadra Allievi Nazionali del Milan. Il piacentino ha firmato un contratto che lo lega alla causa fino al giugno del 2014. Il comunicato ufficiale, diramato sul sito della società di Milanello, recita così: “Al grande Pippo il più affettuoso augurio di buon lavoro“.