Sampdoria: la favola di Krsticic, dalla malattia al primo gol in A

Ci sono storie che riconciliano con il calcio. Quelle per cui vale la pena amare questo sport, anche quando le minacce incombenti (Calcioscommesse, polemiche arbitrali e doping) sembrano prevalere sulla passione. Quelle che diventano favole da leggere dall’inizio alla fine, senza fare inutili salti che le priverebbe di una parte essenziale.

Favole che scrivono il proprio “c’era una volta” nell’autunno del 2008, quando i medici della Sampdoria diagnosticano a Nenad Krsticic un tumore dalla diagnosi impietosa: rischio di non superare le 48 ore di vita.

All’ospedale San Martino di Genova iniziano le cure che fanno gridare al miracolo nel gennaio 2010, quando il ragazzo, nato a Belgrado nel 1990, torna ad allenarsi con la squadra e di lì a pochi mesi segnerà un gol con la maglia della Primavera blucerchiata contro il Milan.Nella scorsa stagione la sua carriera inizia a prendere forma grazie alle 13 presenze nel campionato di Serie B, che lo fanno di nuovo sentire un professionista.

Al 48’ del posticipo di ieri contro la Fiorentina, Nenad Krsticic completa il suo straordinario racconto, quando con un preciso sinistro batte Viviano dopo aver eluso l’intervento di Rodriguez con una finta, contribuendo al punto strappato al Franchi viola.

A fine gara il giocatore ringrazia il club:

“Questa rete la dedico alla Sampdoria e allo staff medico. Mi sono stati vicino durante il periodo più difficile della mia vita e il primo pensiero va a loro”.

 

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