Roma, per il dopo Luis Enrique ci sono Montella e Prandelli

L’anima italianizzante di Walter Sabatini sta prevalendo su quella esterofila di Franco Baldini. Il direttore sportivo giallorosso vuole affidare la panchina della Roma a Vincenzo Montella o Cesare Prandelli e non a un tecnico straniero (su tutti Villas Boas) come invece farebbe il direttore generale. Ed è proprio la prima linea che si sta seguendo a Trigoria, perché un’altra scommessa sarebbe troppo rischiosa in una piazza, che in questa stagione ha pazientato come mai nella propria storia.

Le manovre nelle stanze del Fulvio Bernardini stanno anticipando le intenzioni di Luis Enrique, che continua a gettare sempre più mistero sul proprio futuro, ma, a meno di clamorosi colpi scena, lascerà la Capitale con un anno d’anticipo rispetto al contratto firmato la scorsa estate.

Montella e Prandelli sono i primi nomi sulla lista di Sabatini, che secondo radiomercato ha bloccato Gregory Van der Wiel dell’Ajax. Per entrambi c’è un piccolo ostacolo. L’allenatore del Catania è legato alla società etnea fino al 30 giugno 2013, mentre il ct azzurro lo è alla Federazione italiana fino all’anno successivo. Un piccolo ostacolo come si diceva, perché il club siciliano non dovrebbe porre ostacoli se la Roma dovesse richiamare l’Aereoplanino, che tornerebbe dopo la breve parentesi della scorsa annata. Discorso simile per l’ex mister della Fiorentina, che non ha mai nascosto la voglia di tornare su una panchina si Serie A.

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