Roma, lo sceicco se ne va

Salta in via definitiva la trattativa per l’ingresso nella Roma di Adnan Adel Aref al-Qaddumi come partner azionario.

Il naufragio dell’accordo preliminare siglato lo scorso 21 febbraio tra James Pallotta e lo sceicco di origine palestinese è stato reso noto dallo stesso club giallorosso attraverso un comunicato.

Nella nota, diffusa nella tarda serata di ieri sul Nis di Borsa, si legge che “il partner potenziale non ha completato l’investimento, non c’è accordo sulla richiesta di prorogare il termine per la chiusura della transazione e l’accordo preliminare con il potenziale partner deve essere considerato risolto”.

Al-Qaddumi, dunque, non è riuscito a soddisfare la condizione principale prevista dall’accordo preliminare sottoscritto con AS Roma LLC SPV (azionista di maggioranza della holding NEEP Roma), ossia il versamento di 50 milioni di euro entro il 14 marzo.

Che la faccenda avesse cominciato ad assumere contorni poco chiari, lo ha confermato anche Michele Padovano, il riferimento principale di Al-Qaddumi nel mondo del calcio. A lui lo sceicco voleva affidare un ruolo di spicco nella dirigenza giallorossa. “Io non so niente: lo sceicco non mi risponde da due giorni”, ha ammesso ieri l’ex centravanti juventino a qualche giornalista.

Da parte sua, la proprietà americana ha voluto tranquillizzare i tifosi della Roma sul futuro del club, nonostante l’addio dello sceicco: “Anche se è un peccato che l’operazione non si sia chiusa, l’esito non avrà alcun impatto sulla squadra. Il progetto va avanti“.

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