Roma-Lazio, il giallo dell’Harlem Shake

Dopo la Juventus e il Manchester City (e svariate altre squadre in giro per il mondo), la moda dell’Harlem Shake ha contagiato anche Roma e Lazio.

Qualche giorno fa il club biancoceleste ha proposto ai rivali giallorossi la messa in scena di una coreografia congiunta (5 giocatori laziali e 5 romanisti) sulle note del tormentone del dj americano Baauer. L’iniziativa è nata dalla volontà di creare un clima disteso in vista del derby dell’8 aprile.

L’appuntamento era fissato per le 15:00 di ieri, il teatro dell’evento doveva essere lo Stadio Olimpico. All’ultimo momento, però, è saltato tutto. Da Formello il diktat è stato chiaro: niente più Harlem Shake.

Motivo? Pare che i tifosi laziali (e anche Claudio Lotito) non abbiano digerito alcune dichiarazioni di Francesco Totti nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport in occasione del traguardo dei 20 anni di Serie A del capitano giallorosso.

“Sportivamente parlando, tutti i laziali mi stanno antipatici“. Questa è la frase che ha fatto infuriare l’ambiente biancoceleste, mandando a monte l’Harlem Shake capitolino. Parole che, però, non sembrano contenere offese e rientrano nella normale dialettica da derby.

Da Trigoria non hanno gradito il diniego lotitiano, anche perché il caso dell’Harlem Shake potrebbe mettere a rischio la conferenza stampa congiunta proposta dalla Roma per la vigilia della stracittadina. Un’idea già suggerita dai giallorossi all’andata, ma snobbata dalla Lazio.

 

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