Reja dice addio alla Lazio: “Non ce la faccio più”

Stavolta è davvero finita. Edy Reja ha lasciato la Lazio. Dopo le due dimissioni respinte in questa stagione, il tecnico friulano ha detto basta: “Sono stanco, lascio la Lazio e stavolta non cambio idea”.

Dopo le trattative dei giorni scorsi, l’ormai ex allenatore biancoceleste ha spiegato i motivi che l’hanno portato a terminare la sua avventura nella Capitale:

“Ci sono troppi problemi da inseguire e poi Roma è una piazza troppo faticosa e non ce la faccio più. Sento di aver fatto e dato tanto a questo ambiente, ma la verità è che c’è una critica eccessiva e continua. Devo ammettere che Lotito, ma anche il direttore sportivo Tare in questi giorni mi hanno dato supporto, non mi hanno imposto nulla e mi hanno chiesto di restare più volte, ma io non me la sento. L’altro giorno nell’incontro che c’è stato a Formello, nonostante abbia espresso la volontà di non voler continuare, il presidente mi ha invitato a ripensarci e mi ha anche chiesto di prendermi una settimana per riflettere. Ci siamo sentiti spesso al telefono, ma la verità è che la mia decisione l’ho già presa: non resto e non torno indietro”.

Reja ha rifiutato l’anno di contratto che gli aveva offerto Lotito, che non è riuscito a strappare il sì neanche rassicurandolo sull’allestimento di una rosa in grado di essere protagonista in campionato.

Reja che ha reso noti i motivi della separazione dalla Lazio:

“Da quando sono arrivato è stata una crescita continua. Nei primi tre mesi con una situazione difficile abbiamo centrato la salvezza, l’anno successivo siamo entrati in Europa e quest’anno ancora. In entrambe le circostanze meritavamo sicuramente di più, ma per questa piazza sembra quasi che non sia stato fatto nulla e di questo sono rammaricato per me ma anche per la società e i ragazzi. Se fossimo entrati in Champions, sicuramente avrei visto le cose diversamente e probabilmente sarei anche rimasto, ma ormai non ci sono i presupposti. Siamo andati incontro a diversi infortuni, che hanno reso la stagione difficile. Inoltre la campagna di rafforzamento, a gennaio, è andata male. Dopo il calciomercato mi sono ritrovato senza 4-5-6 titolari per colpa di estenuanti trattative, troppo lunghe, che alla fine non si sono concluse”.

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