Prende arbitro per il collo e lo picchia: allenatore radiato a vita

Le stranezze nel mondo del calcio avvengono in tutte le categorie, a maggior ragione in quelle inferiori. Ne sa qualcosa l’arbitro di Montelupo-Real Cerretese, aggredito dal tecnico degli ospiti.

Il protagonista della vicenda è appunto l’allenatore Mauro Marchi della Real Cerretese, formazione che milita nel campionato dilettanti di Promozione, non potra’ piu’ allenare una squadra di calcio dopo che il giudice sportivo della Federcalcio toscana lo ha radiato per sempre da qualsiasi categoria della Figc, oltre ad averlo squalificato fino al 24 maggio 2017 per aver ripetutamente aggredito il direttore di gara.

Il giudice sportivo ha ricostruito che l’allenatore Marchi, dopo esser stato espulso per proteste, ”afferrava con una mano il collo dell’arbitro – continua la nota – stringendolo a tal punto da procurargli forte dolore e con l’altra mano lo colpiva violentemente con un pugno alla mandibola sinistra facendolo anche barcollare”. ”Nonostante un primo intervento dei calciatori il mister della Real Cerretese riusciva nuovamente a raggiungere il direttore di gara colpendolo al volto con due forti schiaffi che gli procuravano forte dolore”. ”Solo a questo punto – conclude la motivazione – veniva allontanato definitivamente dal terreno di gioco nonostante il suo continuo tentativo di divincolarsi per raggiungere nuovamente l’ufficiale di gara”. L’arbitro, al termine dell’incontro, era poi costretto a ricorrere alla cure dei sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Pistoia.

Nell’infliggergli la sanzione il giudice sportivo ha stabilito per Marchi ”la preclusione definitiva alla permanenza in qualsiasi rango o categoria della Figc”. Il provvedimento e’ stato preso in relazione alla partita del primo turno dei play off Montelupo-Real Cerretese disputata domenica scorsa e terminata con il punteggio di 3-1.

La Toscana non è nuova a questi episodi. Infatti lo scorso mese di novembre, l’allenatore della squadra juniores Carli di Livorno durante una partita giovanile aggredì, sferrandogli contro anche una testata, un arbitro di 17 anni al campo sportivo di Bibbona.

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