Montolivo punta l’Inter: “Possiamo tranquillamente raggiungerli”

Il Milan deve assolutamente dare continuità alla vittoria dello scorso turno di campionato contro il Chievo, e per farlo deve cercare di ottenere l’intera posta in palio contro una Fiorentina che sta attraversando un ottimo stato di salute. La partita contro i viola sarà sicuramente speciale per Riccardo Montolivo, il centrocampista infatti ha passato una buona parte della sua carriera con la maglia viole, e proprio per questo per lui questa partita non è uguale a tutte le altre:“Ho sempre parlato con la dirigenza, ma con loro avevo dei problemi. Mi spiace soltanto non essere riuscito ad avere un colloquio con i Della Valle, forse sarebbe stato diverso. Ma ora sono felice al Milan, il club più grande di tutti”.

Tuttavia Montolivo preferisce non parlare del passato e si concentra sul momento attuale del suo Milan, una squadra che sembra in crescita nelle ultime apparizioni:“Siamo una squadra in crescita d’ora in avanti vedrete un Milan completamente diverso. Abbiamo avuto una partenza molto difficile, ma ne stiamo uscendo assieme all’allenatore. Allegri ha carattere, saprà superare le critiche che gli sono state rivolte”. 

Nel mirino del giocatore nativo di Bergamo però ci sono i nerazzurri dell’Inter, Montolivo infatti è convinto che il suo Milan possa al più presto raggiungere i cugini nella parte alta della classifica:“Vedere l’Inter ai primi posti è per noi di grande stimolo – Non siamo inferiori ai nerazzurri. Nel derby avevo pure segnato un goal, che mi è stato annullato senza che abbia ancora capito il perché. Un grande rammarico, ma proverò a rifarmi al ritorno”. Infine le ultime parole di Montolivo sono tutte spese per parlare della sua posizione in campo, ribadendo che è il centrocampista si sente a completo agio non come trequartista: “Quello di trequartista non è il mio ruolo, mi sono adattato. La mia posizione ideale è quella di mediano in un centrocampo con due centrali. In carriera ho fatto tutti i ruoli e allora passo per uno che non ha una collocazione, ma è un equivoco”.

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