L’Inter diventa un po’ cinese: storico accordo con China Railway

Il futuro dell’Inter riparte dalla Cina. Infatti la società neroazzurra ha siglato un accordo che prevede l’ingresso di un gruppo di investitori cinesi nel capitale della squadra milanese.

Ecco le parole riportate sul comunicato apparse sul sito internet della squadra neroazzurra. “La famiglia Moratti continuerà a mantenere il controllo della Società, mentre il gruppo di investitori cinesi sarà il secondo più grande azionista (15% del pacchetto azionario). Contestualmente China Railway 15th Bureau Group Co., Ltd., controllata da China Railway Construction Corporation, e F.C. Internazionale S.p.A. hanno avviato una collaborazione per la costruzione di un nuovo stadio di proprietà entro il 2017″. “L’Inter dà il benvenuto ai nuovi azionisti ed avvia con orgoglio questa nuova fase della storia societaria del club – prosegue la nota –  volta al rinnovamento ed al reperimento sul mercato asiatico di risorse atte a rafforzare lo sviluppo e la competitivita’ sportiva a livello internazionale della squadra”.

Nei prossimi mesi verranno individuate di comune accordo le aree potenzialmente interessate al progetto, definito il pool di progettazione ed avviate le pratiche necessarie per l’ottenimento delle autorizzazioni. Dal prossimo mese di ottobre entreranno a far parte del Consiglio d’Amministrazione di F.C. Internazionale S.p.A, , la Signora Kamchi Li, il Signor Kenneth Huang e il Signor Fabrizio Rindi.

Soddisfatto e fiero dell’accordo raggiunto il presidente dell’Inter Massimo Moratti, il quale ha espresso le proprie sensazioni ai microfoni di SkySport24: “Sono estremamente felice per questo accordo. E anche perché il nuovo stadio era un progetto che avevo in mente da tempo e puo’ diventare qualcosa di concreto”. Il patron inoltre, ha parlato di mercato ed in particolare di un giocatore che da tempo egli corteggia incessantemente.”Lucas? Noi siamo fortemente presenti su Lucas, ma non vuol dire accettare qualsiasi condizione”. Insomma l’Inter vuole tornare grande in Italia e in Europa, e l’accordo stipulato con i cinesi rappresenta un primo passo importante.

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