La Juventus porta a casa la Supercoppa

Nel “match della rivincita” come lo aveva definito giorni fa Vucinic, riferendosi alla sconfitta della passata stagione nella finale di Coppa Italia, la Juventus ha battuto 4-2 il Napoli. La partita si è risolta solo nell’extratime dei supplementari e con due uomini in meno per i partenopei: espulsione diretta di Pandev per presunte “parole forti” al guardalinee e doppia ammonizione per Zuniga.

La partita è cominciata fin da subito in maniera spettacolare, seppur nervosa e ricca di battibecchi. Nelle formazioni di partenza poche sorprese, se non forse la panchina di Vucinic, subentrato poi a inizio secondo tempo al posto di un impalpabile Matri. Moduli speculari (3-5-2, anche se il Napoli gioca più con un 3-5-1-1), ma in realtà nella Juventus, Giovinco spesso gioca sulla linea dei centrocampisti, favorendo un autorevole Asamoah, che ha giocato una partita stupenda (suo il goal del momentaneo 1-1, al 37esimo di primo tempo). Mazzarri ha deciso di giocare chiuso, invogliando la difesa bianconera ad alzarsi pericolosamente e così è stato: dopo un paio di contropiedi falliti prima da Cavani e poi da Pandev è stato lo stesso uruguagio a insaccare al 27esimo, in contropiede da solo contro Buffon, che prima salva miracolosamente e poi nulla può sulla fulminea ribattuta di punta. La Juventus non si perde però d’animo e ribadisce dopo pochi minuti di gioco con un sinistro al volo dal limite di Asamoah: complice il campo bagnato (per tutta la partita è piovuto copiosamente), la palla è schizzata via a pochi metri da De Sanctis, che non ha potuto fare nulla. A fine primo tempo, 41esimo di gioco è poi Pandev a non perdonare un Bonucci imbarazzante: in contropiede il macedone brucia l’italiano e poi insacca da posizione defilata, sul primo palo, beffando Buffon con un delizioso pallonetto. La frazione di gioco si chiude sull’1-2.

Nel secondo tempo è tutta un’altra Juventus, ma soprattutto un altro Napoli, che si è limitato a giocare in difesa, con poche discese sulle fasce sia da parte di Maggio, che di Zuniga. Cavani viene lasciato solo e la sostituzione di Hamsik al 23esimo per Gargano fa perdere il vero collante fra centrocampo e attacco. Il Napoli appare comunque tranquillo negli interventi difensivi, ma nulla può sulla decisione arbitrale di Mazzoleni, fischiata al 28esimo del secondo tempo e confermata dal giudice di porta: rigore per la Juventus. Il penalty è stato causato da Fernandez (da poco subentrato precauzionalmente a un ammonito e nervoso Cannavaro), che non è mai entrato in partita e ha toccato con la gamba Vucinic in area. Dagli undici metri Vidal non sbaglia e spiazza totalmente De Sanctis. Poi dal 40esimo scoppia il delirio: la partita sfugge di mano a Mazzoleni, che prima espelle Pandev per offese al guardalinee (smentite a fine partita negli spogliatoi dallo stesso giocatore ex Inter) e poi, a 30 secondi dalla fine recapita il secondo giallo a Zuniga, espellendolo. Il colombiano commette sì un brutto fallo di reazione su Giovinco, ma solo dopo che l’arbitro non gli ha fischiato a suo favore una palese spinta di Vidal. La partita praticamente viene rovinata qui e i successivi 30 minuti di supplementari sono solo d’accademia per la Juventus.

La squadra torinese si è dovuta comunque impegnare per fare goal al Napoli, che non si è mai dato per vinto. Al 7imo del primo tempo supplementare è però arrivato l’autogoal di Maggio su calcio d’angolo, ingannato dall’uscita fallace di De Sanctis. Dopo il 3-2, c’è stato poco da registrare, se non il goal di Vucinic all’11esimo del secondo tempo supplementare, su assist di Marchisio, che con una prodezza degna di un giocatore della Nazionale ha agganciato col collo del piede al volo e poi messo un pallone delizioso a centro area, dove il solissimo montenegrino non poteva sbagliare.

La partita finisce poi nel vortice delle polemiche, col Napoli che si è chiuso nel silenzio stampa e che non ha nemmeno partecipato alla cerimonia di premiazione. Anche con i due arbitri di porta le lamentele non sono quindi mancate, sottolineando che forse l’unica vera soluzione si chiama “prova tv”, modalità già inserita in diversi sport come il rugby e che spesso si è vista in questi giorni di Olimpiadi. Per il resto complimenti ai campioni in carica d’Italia, che portano così a casa anche la 25esima edizione della Supercoppa Italiana.

 

Tabellino:

JUVENTUS-NAPOLI 4-2 (dopo tempi supplementari, 2-2 al 90′)

MARCATORI: Cavani (N) al 27′, 37′ Asamoah (J) al 37′, Pandev (N) al 41′ p.t.; Vidal (J) su rigore al 28′ s.t.; autogol Maggio al 7’p.t.s., Vucinic (J) all’11’ p.t.s.

JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Lucio, Bonucci, Barzagli; Lichtsteiner (44′ s.t. Padoin), Marchisio, Pirlo, Vidal, Asamoah; Giovinco (12′ sts Giaccherini), Matri (1′ s.t. Vucinic). (Storari, De Ceglie, Marrone, Quagliarella). All.: Carrera.

NAPOLI (3-5-1-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro (17′ s.t. Fernandez), Britos; Maggio, Behrami, Inler (1′ sts Dossena), Hamsik (23′ s.t. Gargano), Zuniga; Pandev; Cavani. (Rosati, Aronica, Vargas, Insigne). All.: Mazzarri.

ARBITRO: Mazzoleni

NOTE: serata piovosa, terreno in buone condizioni. Spettatori: 75.000 circa. Al 40′ s.t. espulso Pandev per proteste, al 48′ s.t .Zuniga per doppia ammonizione e al 48′ s.t Mazzarri, per proteste. Ammoniti: Britos, Cannavaro, Behrami, Cavani, Lichtsteiner, Zuniga, Giovinco, Bonucci. Recupero: 1′; 3’+1′; 0’pts;1’sts.

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