Josè Mourinho, insulti al figlio 11enne ma niente scorta per lui

Tempi duri per Josè Mourinho e… per Josè jr. Il figlio 11enne dello Special One, allenatore del Real Madrid, è stato infatti pesantemente insultato nel corso della tra il Canillas, dove il ragazzino gioca, e il Rayo Majadadonda.

Pare che il tutto sia accaduto dopo l’incontro tra le due squadre, mentre i giocatori si stavano dirigendo verso gli spogliatoi. José Mario Jr. non ha resistito al dispiacere degli  insulti a lui rivolti dagli avversari e si è nascosto negli spogliatoi a piangere.  Il bambino era così disperato che non voleva più uscire e sono dovuti intervenire i dirigenti della sua squadra e i suoi compagni a consolarlo e incoraggiarlo.

“Ese portugués, qué hijo p… es“. L’insulto non necessita di traduzione, ma come riferito da  José Cano, uno dei dirigenti del Canillas, certe cose non vanno urlate a suo padre, figuriamoci ad un bambino, minacciando lamentele ufficiali alla Federazione Madrilena di Futbol, nonostante le scuse del presidente della squadra avversaria.

E’ chiaro che viene subito da pensare che ad essere mirato sia piuttosto il padre, tecnico vincente ma notoriamente non simpatico a tutti per la sua eccessiva schiettezza. Tuttavia, sebbene l’allenatore portoghese ormai da tempo vive al riparo dall’invadenza di tifosi e di curiosi, lo spiacevole episodio accaduto al figlio non sembra averlo turbato più di tanto. Difatti Mou sembra non prendere in considerazione l’idea di una scorta per il figlio neppure se la situazione degenerasse.

D’altronde non sarebbe la prima volta che una celebrità, anche dello sport, per evitare problemi di qualsiasi genere ai membri della propria famiglia, inevitabilmente coinvolti dall’impatto mediatico del loro caro, ricorresse all’idea di una scorta o qualcosa di simile, per proteggersi dalle luci dei riflettori.

Anche durante la permanenza italiana all‘Inter di Mourinho, lo Special One  ha sempre cercato di custodire gelosamente la privacy della propria famiglia.

 

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