Inzaghi dà l’addio al calcio giocato ed accetta una panchina

Filippo Inzaghi appende le scarpette al chiodo. Il bomber, dopo oculate riflessioni, ha deciso di dire addio al calcio giocato. Da adesso in poi, si aprono per lui le porte della panchina. Pur di restare parte integrante del progetto tecnico rossonero, l’attaccante ha accettato di diventare il nuovo allenatore della squadra Allievi Nazionali del Milan. Il piacentino ha firmato un contratto che lo lega alla causa fino al giugno del 2014. Il comunicato ufficiale, diramato sul sito della società di Milanello, recita così: “Al grande Pippo il più affettuoso augurio di buon lavoro“.

La punta non poteva chiudere la carriera da giocatore in miglior modo: ricordiamo l’ultima rete segnata al Novara al San Siro, di cui il ragazzo va molto orgoglioso. Una nuova sfida lo attende dietro l’angolo. E’ arrivato per lui il momento di trasmettere tutto quanto appreso sul campo alle nuove generazioni. Chissà che qualche ragazzino possa assimilare al punto di divenire il futuro Super Pippo. Non c’è stato scampo per Atalanta e Siena che avrebbero voluto ancora in campo Inzaghi. La punta non ha voluto tradire i colori a lui cari, e, a seguito di una sofferta decisione, ha raccolto questa bella eredità. Di sicuro, resteranno impressi nella memoria 21 anni di prodezze, culminati nella grandiosa doppietta messa a segno nella finale di Champions League contro il Liverpool nel 2007.

Intervenuto ai microfoni di Sky Sport, il bomber ha reso le sue prime dichiarazioni da giovane tecnico: “Sono felice. Ho amato tantissimo quello che ho fatto, ma oggi dico basta alla carriera da giocatore. Era arrivata anche un’offerta dall’Inghilterra. Alla fine il legame col Milan è stato più forte“. Si chiude una porta e si apre un portone, questo è quello che si dice: Pippo, in una veste completamente inedita, fissa l’asticella e punta ad eguagliare il record di Carletto Ancelotti, vincitore della Champions con la maglia del Milan sia da calciatore che da allenatore. Inzaghi conclude: “Ho sognato di vincere la Champions con la maglia del Milan, chissà se ora posso vincerla anche da allenatore, come ha fatto Ancelotti. Questo ora è il mio sogno. Quando ho iniziato a giocare speravo di vincere la Champions da giocatore, e ci sono riuscito, ora spero di farlo da mister“.

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